Diario di bordo

L’Olandese Volante

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Dolly c.r.
        Like  
     
    .
    Avatar

    Spankee

    Group
    Member
    Posts
    8,550
    Reputation
    +7,078
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    Secondo capitolo

    Diario di bordo dell'Olandese Volante: Mister Verymaster è partito, il mio adorato master è partito, dopo averlo accompagnato alla nave che l'avrebbe portato via da me, ci siamo scambiati un bacio appassionato poi lui ha percorso la scaletta, salutandomi e piano piano ho visto la nave allontanarsi e sparire all'orizzonte, lasciandomi in preda alla disperazione di una donna che vede il suo amato andare via; nulla, nulla consolerà questa mia disperazione.
    Tre mesi sono lunghi, troppo lunghi da passare in solitudine, chi si prenderà ora cura di me, mi domando, chi mi punirà per le mie mancanze, chi mi darà quel sostegno morale e fisico che per me è vita, non mi resta, come novella Butterfly, che attendere qui il suo ritorno.


    Diario di bordo dell'Olandese Volante: stasera avrò un ospite a cena, il Capitano Jack Morgan o meglio dire il famigerato pirata Jack Morgan, terrore della marina inglese e temuto da tutta la Filibusta, che è arrivato ieri qui a Spankyisland, attraccando al molo con il suo veliero, l'Ombrina è un due alberi molto maneggevole, tipo brigantino, che però non è bello come il mio … eh eh eh eh!
    Siamo amici di vecchia data, ci eravamo conosciuti quando iniziai il mio lungo girovagare, tanti anni fa, in un'amena isola dell'arcipelago di cui ora non ricordo nemmeno il nome e che fu la prima tappa del lungo viaggio che alla fine mi ha portata qui a Spankyisland.
    All'epoca, col tempo eravamo diventati più che amici, ci divertivamo e giocavamo spesso insieme finché non andai via e ci perdemmo di vista, e adesso ci saremmo ritrovati, dopo tanti anni, qui a Spankyisland. Sarà molto bello stasera, durante la cena, ricordare i bei tempi passati.

    Diario di bordo dell'Olandese Volante: sto per andare a dormire, ma non credo che dormirò con il nervoso che ho addosso, dopo aver faticato tanto per preparare la cena Jack non si è visto, sono furiosa e nell'attesa ho fatto avanti e indietro per la cabina come una belva in gabbia, giuro a me stessa che me la pagherà cara, molto cara.

    Diario di bordo dell'Olandese Volante: è un altro giorno qui a Spankyisland, stanotte ho dormito male per il nervoso.
    Dopo aver fatto la consueta toeletta ed essermi vestita sono andata in cucina a prepararmi un caffè che stavo per versare nella tazzina, ascoltando attraverso la finestra del salottino il leggero rumore del mare e il grido dei gabbiani, quando, all’improvviso, ho sentito dei passi pesanti sul ponte ed una voce maschile chiamarmi.
    Una voce che conosco bene:< Dolly, lo so che ci sei, vieni fuori piccola canaglia, sono anni che non ci vediamo, ho portato una fiasca di ottimo Rum di Nassau. Vogliamo brindare a questo incontro?>
    Intuendo chi era l'intruso ho mollato la caffettiera sul tavolo e mi sono precipitata sul ponte, come avevo capito era Jack, nonostante siano passati molti anni dall'ultima volta che ci eravamo visti non era cambiato affatto, ad eccezione della sua corporatura che si era fatta più massiccia e che si era fatto crescere la barba.
    Però aveva mantenuto quella la sua aria di superiorità che aveva anche quando ci eravamo conosciuti la prima volta.
    Ero proprio arrabbiata e quindi l’ho apostrofato stizzita: <alla buon'ora pendaglio da forca! Ti ho aspettato tutta la sera! Dopo tutta la fatica che ho fatto per prepararti una cena di benvenuto! Eppure mi conosci bene e lo sai che le offese non le accetto da nessuno!>
    Poi da dietro la schiena ho tirato fuori la mia pistola aggiungendo: <adesso alzi i tacchi e te ne torni sulla tua bagnarola … all'istante!>
    Mentre lo tenevo sotto tiro lui si è fatto una risata e con tono sarcastico mi ha detto: <sempre la solita arrogante, gli anni non ti hanno cambiata di una virgola piccola Dolly, o dovrei dire Capitan Dolly>.
    Sempre più stizzita gli ho risposto per le rime :<non fare lo spiritoso razza di furfante, ti ho detto di andartene!>.
    Lui, chinando il capo e toccandosi la barba scura intanto faceva qualche passo a destra e qualche altro a sinistra, sghignazzando, poi con tono fermo e deciso ha ribattuto: < Sai, me l’aspettavo una tua reazione del genere, ma se c’è una cosa che ho imparato in tanti anni è che non conta essere pronta a puntare una pistola contro un uomo, conta avere il coraggio di premere il grilletto>.
    In quell'istante mi sono resa conto che quel coraggio non l'avrei mai avuto e l'espressione del mio viso ha tradito il mio bluff.
    Purtroppo per te, questo coraggio non lo hai, confermò Jack fissandomi.
    Mentre lo diceva, ha fatto due passi verso di me, tanto che la canna della pistola era due spanne dal suo torace, era talmente vicino da sovrastarmi con la sua massiccia corporatura; mi fissava dall'alto della sua statura facendomi sentire piccola piccola, un attimo di smarrimento di cui Jack ha approfittato subito, scattando in avanti e colpendo con il dorso della sua mano la mia, e così disarmandomi.
    Neanche il tempo di rendermene conto che me lo sono ritrovato alle spalle, quindi dopo avermi bloccato un braccio dietro la schiena mi ha fatto sentire la fredda lama del suo pugnale poggiato alla mia gola, in quel momento, sentendo il freddo di quella lama ho provato veramente paura per la mia vita.
    Mentre mi tratteneva sotto la minaccia del coltello mi ha sibilato nell’orecchio con un tono che non prometteva nulla di buono: <mentre tu, piccola indisponente te ne stavi beata su questa magica nave, io mi sono fatto le ossa saccheggiando navi e depositi degli Inglesi, adesso Signorina, ti insegnerò io un po’ della buona educazione, che un vero capitano dovrebbe avere>.
    Così dicendo, con passo deciso, mi ha portata di forza di sotto, nella cabina del Comandante.
    A denti stretti, mentre mi trascinava sotto coperta, reagivo come potevo:< Che intenzioni hai Jack? Lasciami andare! Lasciami andare subito ho detto pendaglio da forca!>
    Nonostante fossi stata presa dal panico era mia intenzione vendere cara la pelle e dunque approfittando di un attimo di distrazione del borioso Capitano, che era inciampato su una tavola di legno del pavimento sconnessa, sono riuscita a liberarmi dalla minaccia del coltello ed a girarmi abbastanza da potergli affibbiare una pedata su uno stinco, al quale lui ha reagito imprecando.
    Tra me e me ho pensato, se riesco a liberare anche il braccio potrei arrivare al mattarello che tengo sul mobile, quindi ho cercato di mordere la mano che mi teneva prigioniera.
    Volevo liberarmi al più presto di quel manigoldo, i miei pensieri erano tutti per domani che è il mio compleanno e per questo avrò tante cose a cui pensare, la festa da preparare non avevo tempo ne voglia di averlo fra i piedi.
    Comunque riuscii ad afferrare il mattarello, e nonostante il gaglioffo tentasse di ripararsi col braccio, a colpirlo alla testa, liberando il braccio dalla sua morsa.
    Ne ho approfittato per correre sul ponte, mentre sentivo Jack imprecare, ma quando pensavo già di essere in salvo ho sentito piombarmelo ancora addosso.
    Ho gridato, più per la rabbia di essere stata nuovamente presa che per la paura, mi sono voltata a guardarlo e, con mio grande spavento l'ho visto furibondo, sembrava quasi che delle fiamme gli uscissero dagli occhi.
    Mentre rabbioso mi afferrava alzando i da terra urlando :<adesso ragazzina io e te facciamo i conti, davvero pensavi di farla franca a me?>
    <ahiii, MI FAI MALE JACK!> Gli ho urlato ricoprendolo di epiteti irripetibili intanto che con un pezzo di corda mi legava le mani dietro la schiena:< Che DIAVOLO STAI FACENDO! LASCIAMI ANDARE!>, gridavo, divincolandomi inutilmente.
    Con fare minaccioso mi ha trascinata nuovamente nella cabina del comandante, dove sul tavolo tengo libri di navigazione e le carte nautiche, e proprio su di esso mi costretto con forza a piegarmi, dicendo con tono severo:<adesso ragazzina, vediamo chi è il Capitano!>
    TU NO DI CERTO! PER ME SEI SOLO IL CAPITANO DI UNA BAGNAROLA!, ho continuato ad urlargli mentre inutilmente cercavo di divincolarmi, ma il marrano riusciva a tenermi giù con la sola forza della mano.
    Poi Jack con tono sarcastico di chi sa di avere il controllo ha aggiunto: <allora, cara la mia corsara, vediamo quanto sei diventata una dura in questi anni!>
    Intanto che parlava ho sentito qualcosa che armeggiava sui miei vestiti, non era la sua mano ma il suo coltello, con cui stava tagliando la larga cintura che tiene su i pantaloni, che subito dopo mi ha abbassati insieme alle culotte, con forza, lasciandomi con le natiche scoperte imbarazzata e piena di vergogna alla sua mercé.
    Quindi Jack ha piantato la lama del coltello nel tavolo, a pochi centimetri dal mio viso, poi mi ha sussurrato nell’orecchio: < Adesso ci divertiamo>, accompagnando la frase con quattro sculaccioni belli forti che mi hanno fatto sussultare e mugolare.
    <ahiaahh ! STUPIDO PESCE LESSO! COSA INTENDI FARE! GIURO CHE TI UCCIDO APPENA MI LIBERO!> Gli ho gridato per la rabbia e per il dolore.
    Lui mi ha zittita con altri quattro sculaccioni altrettanto forti, molto forti, tanto che già le lacrime hanno cominciano a scendermi lungo le guance; mentre, piano piano, mi rendevo conto che non avrei dovuto aggredirlo in quel modo, dopo tanti anni che non ci vedevamo, e quelle lacrime che stavano scendendo erano lacrime di pentimento:<scusa Jack, mi dispiace!> Gli ho detto con voce sommessa:
    <potevi pensarci prima di aggredirmi in quel modo cara mia, ora imparerai a salutare con più rispetto la prossima volta!> Mi ha detto Jack mentre continuava a sculacciarmi con vigore:<ahia...AHIII...OK..OK...CAPITANO...AHIAAA...SCUSAAAA...!> gridavo sotto la granula di sculaccioni che mi stava arroventando il fondoschiena, perché ormai, vinta nell'orgoglio, mi stavo arrendendo.
    Poi, dopo un bel po’, dopo avere cessato di sculacciarmi e poggiandosi dietro di me, tanto da farmi sentire la sua prepotente virilità, mi ha detto:< Ringrazia il mio buon cuore, dato che domani è la tua festa, non uso la “coda di drago” ma te la meriteresti tutta! E dopo una pausa ha aggiunto: <dolly, Dolly, hai sempre un fondoschiena stupendo che meriterebbe anche qualcos'altro>
    Quindi, mi ha aiutata ad alzarmi, ha tagliato la corda che mi legava le mani, e girata verso di lui; io non avevo il coraggio di guardarlo in viso perché non volevo che mi vedesse in lacrime, quindi, per confortarmi mi ha abbracciata forte:
    <sono certo che ora ti comporterai meglio>, mi ha detto quasi sussurrando mentre anch'io lo stringevo forte: <bentornato Capitano, mi sei mancato> Ho mormorato mentre il suo abbraccio calmava le mie lacrime.
    Ci siamo guardati, lo sguardo dell'una si perdeva nello sguardo dell'altro, e l'antica passione riaffiorava prepotente, come se il tempo non fosse passato. Le nostre bocche si sono unite in un bacio appassionato.
    Poi staccandosi mi ha sussurrato con dolcezza: <e adesso, con il tuo permesso, mia cara torno dal mio equipaggio, brinderemo al mio ritorno domani alla tua festa>, quindi con passo deciso è uscito, lasciandoti sola col sedere caldo e dolorante ma col cuore sereno e felice.

    Diario di bordo dell'Olandese Volante: ieri sera c'è stata la festa per il mio compleanno...una festa in maschera il cui tema è stato gli anni '50..e posso dire con viva e vibrante soddisfazione eh eh eh eh che è stata una gran bella festa...sono sicura che se ne parlerà parecchio qui a Spankyisland.
    Già dalla mattina mi sono messa di buona lena per organizzare tutto...con acqua e spazzettone ho tirato a lucido il ponte del veliero..dove si sarebbe svolta la festa...poi...aiutata da alcuni marinai del porto abbiamo appeso delle piccole lanterne cinesi colorate alle corde che uniscono i tre alberi...quindi sono andata alla taverna ad organizzare con il proprietario il buffet per la festa ed infine..finalmente mi sono dedicata a me...
    Per l'occasione mi ero fatta fare un bel vestito con la gonna ampia...bianco..con stampati dei grandi papaveri rossi..che roteava tutta quando mi giravo..con sotto tre giri di sottogonne con l'orlo di merletto...perfetto per l'occasione.
    Mi stavo preparando quando dal molo mi sono sentita chiamare...mi sono affacciata alla balaustra e sulla banchina c'era un giovanotto con in braccio un gran mazzo di rose rosse...gli ho detto di salire ricambiando il suo disturbo con una mancia che ha gradito con piacere per poi andarsene. Ho portato le rose nella mia cabina..le ho contate...erano 21...e nel biglietto che vi era attaccato c'era scritto “La ventunesima sei tu buon compleanno bambina” firmato V...ah ... caro...adorato Mister Verymaster...anche stando lontano si era ricordato del mio compleanno...ho preso le rose e le ho poste in un grande vaso che poi ho messo sul tavolo del buffet affinché tutti le vedessero.
    La giornata è passata tranquilla..tutto era pronto..e verso il tramonto hanno cominciato ad arrivare gli invitati...il primo ad arrivare è stato Boo:
    <buon compleanno Dolly...>
    Mi ha detto mentre ci abbracciavamo:
    <ti ho portato un regalo...> ha continuato lui porgendomi un pacchetto deliziosamente incartato:
    <grazie Boo..non ti dovevi disturbare...già mi fai da dj..> gli ho risposto sorridendo....quindi ho scartato il regalo e con mia grande sorpresa ho visto che conteneva una bellissima spazzola:
    <...Boo...grazie..è molto bella...> gli ho detto sorridendo: <non penserai che la userò su di te! Ah ah ah ah..>
    Lui si è fatto una risata scutendo la testa:<nooo Dolly..!> dopodiché..come gli avevo chiesto in precedenza si è messo subito alla consolle dove avrebbe pensato alla musica...dopo un po' sono arrivati gli invitati...ognuno con un suo regalo...e per ultimo è arrivato Mister Pallins:
    <ciao piratessa! Buon compleanno!>
    Mi ha detto mentre saliva la passerella:
    <buonasera Mister Pallins..benvenuto alla festa! >
    Gli ho risposto sorridendo pensando alla volta precedente che era salito sul veliero per poi finire on un tuffo in mare. A quel punto Mister Pallins doveva avermi letto nel pensiero perché mentre mi porgeva il suo regalo ho potuto notare una strana luce nei suoi occhi:
    <ti ho portato un regalo...una cosa che non deve certo mancare nel guardaroba di una brat monellaccia quale tu sei..>
    Detto ciò da dietro le spalle ha tirato fuori un battipanni di vimini decorato con un bel fiocco rosso:
    <mister Pallins!> Ho esclamato fingendomi stizzita:
    Lui ha fatto spallucce e con un tono suadente mi ha detto:<non mi dirai dolce Dolly che non ti mancava un bel battipanni...>
    Io dal canto mio felice del regalo ricevuto gli ho risposto:<in effetti ..sì..mi mancava...grazie del regalo Mister Pallins...>
    Visto che erano arrivati tutti gli invitati ho schioccato le dita e all'improvviso..magicamente si sono accese le lanterne...non ci sono parole per descrivere la meraviglia e la sorpresa quando gli amici hanno visto tutte quelle lanterne cinesi colorate che illuminavano il ponte ..dandogli..con la loro luce calda un'atmosfera quasi magica ...è stato un continuo ah...oh...ma che bello..ma che meraviglia ...da lasciarli quasi senza parole per lo stupore...stupore che è aumentato quando hanno visto il buffet della festa.
    Avevo fatto preparare un lungo tavolo..sul ponte...dove facevano bella figura vassoi pieni di quanto più invitante..goloso...avevo potuto trovare.
    Ho fatto segno a Boo di mettere una musica soft adatta al momento ..quindi ho invitato gli amici a favorire del buffet...non si sono fatti pregare e hanno apprezzato tutto ciò che vi era sopra.
    A metà serata mi sono assentata per portare la torta...quando sono risalita sul ponte...mentre posavo la torta sul tavolo ho visto tutti che ridacchiavano:
    <mi sono persa qualcosa?> ho chiesto loro un po' perplessa:
    <no Dolly cara...> mi ha detto Mister Pallins: <...ho solo proposto agli altri..proprio perché è il tuo compleanno di omaggiarti per la tua ospitalità con un bel birthday spanking!>
    Nel sentire pronunciargli birthaday spanking per poco non mi cascava la torta per terra:
    <mister Pallins! Solo a lei poteva venire un'idea del genere...>
    Gli ho detto guardandolo po' di traverso forse perché il mio istinto mi diceva che sotto sotto il caro Mister Pallins avesse intenzione di tirarmi un tiro mancino:
    <dai...Dolly...non c'è nulla di male...siamo fra amici...di che ti preoccupi? Mi pare più che giusto che anche lui ...> mi ha detto dandomi una pacca leggera sul fondoschiena <partecipi alla festa...non siete daccordo amici?>
    A quel punto c'è stato un coro unanime di approvazione all'idea di Mister Pallins...dopodiché mi ha preso per mano...si è messo seduto su una botte che stava lì vicino e prima che me ne rendessi conto mi aveva già coricato sulle ginocchia:
    <mister Pallins! Non oserà! Nooo...non voglio!> Gli ho detto stizzita voltandomi verso di lui..tra le risatine dei presenti:
    <e' solo un gioco Dolly...tranquilla...> mi ha rassicurato lui e prima che potessi impedirglielo mi aveva già alzato gonna e sottogonne ...scoprendomi il fondoschiena coperto da deliziose culotte bianche con i merletti:
    <pallins!Sei impazzito! Rimetti a posto la gonna!> Ho esclamato arrossendo per la vergogna di ritrovarmi in quello stato..davanti a tutti ..sulle ginocchia di Pallins:
    <lei non è un gentiluomo!> L'ho rimbeccato mentre cominciava ad accarezzarmi le natiche:
    <dolly cara se non lo fossi te le avrei già tirate giù queste deliziose culotte e avrei messo a nudo..davanti a tutti...il tuo impertinente fondoschiena...> mi ha poi con tono placido e tranquillo <non credere che abbia dimenticato di quando mi hai colpito con il mattarello e poi mi hai buttato nell'acqua...> continuando poi con un sorrisetto luciferino: < e proprio per il tuo scherzo mi dimenticherò di essere un gentiluomo...> detto ciò mentre con una mano mi bloccava il braccio destro con l'altra mi abbassava inesorabilmente le culotte fino alle ginocchia:
    <noooo..MISTER PALLINS....NON COSI'!>
    Ho gridato con tutto il fiato che avevo in gola piena di vergogna nel vedere tutti gli altri che se la ridevano attendendo...pazientemente....intanto che si godevano lo spettacolo del mio fondoschiena...nudo...all'aria..pronto per ricevere quella che avrebbe dovuto essere una goliardata ma che invece si rivelò una cocente punizione subita davanti a tutti i miei amici:
    <o pensavi che mi sarei lasciato scappare un'occasione così ghiotta per poterti finalmente coricare sulle mie ginocchia e vendicarmi del bagno che mi hai fatto fare?>
    <la ODIO MISTER PALLINS! QUESTA ME LA PAGA!>
    <sì..lo so che mi vuoi bene Dolly ...ora da brava bambina prenditi le venti sculacciate che ognuno di noi ti darà e senza fare tanti capricci..su..incominciamo!>
    Detto ciò ha alzato il braccio e a cominciato a sculacciarmi….e a contare:
    SPANK..uno...SPANK..due..SPANK...tre...SPANK ..quattro...SPANK ..cinque...SPANK ..sei...SPANK...sette...SPANK..otto...SPANK...nove...SPANK...dieci...SPANK..undici...SPANK...dodici...SPANK..tredici...SPANK..quattordici...SPANK...quindici...SPANK...sedici...SPANK...diciassette...SPANK..diciotto ..SPANK..diciannove...SPANK...venti.
    I colpi...severi...bastarono a farmi risentire il bruciore delle sculacciate avute da Jack il giorno precedente....tant'è che già mi dimenavo e gemevo sotto le sculacciate da lui somministratemi.
    Non appena ha terminato mi ha fatta alzare dalle sue ginocchia e istintivamente stavo per portarmi le mani al sedere per massaggiarlo quando al suo posto si è seduto Mister Higghins...il Rettore dell'Istituto ...vi passo davanti ogni volta che scendo a fare la spesa...e ogni volta che c'è lui alla finestra gli faccio una bella linguaccia e scappo via...certo ...ho pensato tra me e me anche lui non gli parrà vero di potermi sculacciare e farmela pagare per tutte le volte che gli ho fatto la linguaccia ..infatti..non appena mi ha coricata sulle sue ginocchia mi dice con un tono da finto burbero:
    <bene..Dolly...ora che sei sulle mie ginocchia non me le fai le linguacce eh?> E ...come aveva fatto in precedenza Mister Pallins ...dopo avermi alzato gonna e sottane comincia a sculacciarmi e a contare....intanto che ricominciava il tormento...ricominciava il mio gemere e lamentarmi....e per il bruciore che sentivo alle natiche le lacrime cominciavano a scendere copiose lungo il viso.
    Inutile dire che tutti gli spanker invitati alla festa ad eccezione il Governatore di Spankyisland hanno seguito l'esempio di Mister Paddle e Mister Higghins e dopo avermi coricata sulle loro ginocchia e avermi scoperto il fondoschiena l'hanno corretto a dovere...tant'è che alla fine avevo il viso in fiamme per la vergogna...gli occhi rossi per il pianto e le natiche letteralmente in fiamme... mentre intanto dentro di me pregustavo la vendetta che mi sarei presa fra poco. Terminata l'umiliante punizione...fra le risatine dei presenti sono andata nei miei alloggi a dare una rinfrescata al mio maltrattato fondoschiena.
    Nel pomeriggio avevo preparato due copponi con i cocktail per la serata...uno robusto per gli spanker al quale avevo aggiunto una considerevole quantità di rum e uno leggero per le ragazze.. contando sul fatto che di solito gli uomini sono dei bevitori e prevedendo per gli spanker una solenne ubriacatura.
    Al mio ritorno c'è stata un applauso generale e tutti...compresi gli spanker che poco prima mi avevano arroventato il fondoschiena mi hanno abbracciato con affetto facendomi gli auguri.
    Dopo la torta Boo si è messo alla consolle e io e Deepy sulle note di “Just a gigolò ”
    abbiamo aperto le danze..seguiti da tutti gli altri.

    La serata era proseguita splendidamente fra balli e drink finché..forse perché sia a Jack che a Mister Pallins...senza essere notata..avevo sussurrato all'orecchio di entrambi che l'altro sarebbe arrivato ad essere il mio spanker prima di lui...forse perché il rum versato nel cocktail cominciava a fare effetto fatto sta che all'improvviso i due spanker hanno cominciato a prendersi a male parole...dopodiché sono scesi dal veliero e si sono affrontati sulla banchina.
    In breve tempo i due maschiacci dalle parole sono passati ai fatti e hanno cominciato a darsele di santa ragione ..seguiti dagli altri spanker scesi inutilmente per sedare la lite perché...sulle note di una “In the mood” messa a palla da Boo a loro volta si sono ritrovati coinvolti in un tutti contro tutti degno di una battle royal del wrestling...sotto lo sguardo di disapprovazione di Severus che osservavano l'indecoroso spettacolo dalla balaustra mentre io mi sbellicavo dalle risate.

    A porre fine alla battaglia ci hanno pensato dei marinai che..richiamati dalla rissa hanno subito provveduto a placare i bollenti spiriti degli spanker con delle secchiate d'acqua...col risultato che i duellanti si sono ritrovati ammaccati e fradici dopodiché ...sedata la lite ...insieme ai marinai stavano andando alla taverna a farsi una bevuta quand'ecco che il caro Jack....richiamato dalle mie risate si è girato verso il veliero....intuendo che la causa di tutto quel trambusto fossi stata io ..all'improvviso..con un'espressione feroce in viso e con il pugno alzato si è lanciato verso la passerella ...fortunatamente trattenuto da Mister Pallins che lo ha trascinato quasi di forza verso la taverna ..mentre questi..sempre rivolto verso di me bofonchiava non so che cosa ricevendo da me come risposta una bella linguaccia.
    La cosa non era sfuggita a Severus che con sguardo severo...venendomi vicino mi ha dato una pacca sul sedere e mi ha detto:
    <domani facciamo i conti..monellaccia...>
    Io lo guardo con lo sguardo più innocente di questo mondo e gli ho detto:
    <ma ..Severus.....non penserai mica che sia stata io?>
    Lui ha annuito con lo sguardo dopodiché...insieme agli altri mi sono lanciata nel vortice della danza ...mentre un fantasmagorico spettacolo pirotecnico sul mare illuminava Spankyisland.

    Diario di bordo dell'Olandese Volante: stamattina, quando mi sono svegliata per prima cosa ho visto allo specchio che non vi era alcuna traccia della dura lezione di ieri, merito soprattutto della miracolosa crema all'arnica che uso abitualmente, ma anche perché la sculacciata avuta al mio compleanno non era stata poi così dura da lasciarmi segni o ematomi, quindi, tranquillamente mi sono alzata e dopo una bella doccia ristoratrice e una buona colazione mi sono messa di buona lena a rimettere a posto tutto quello lasciato in giro dopo che gli invitati se ne erano andati.
    Verso metà del pomeriggio, mentre era ancora intenta dare una sommaria ripulita al ponte, in lontananza ho visto venire verso il veliero Severus, non era solo, insieme a lui c'erano quel cicisbeo di Mister Pallins e Jack.
    Nel vederli dirigersi proprio verso il veliero, ho posato da una parte straccio e spazzettone quindi, dopo essermi data una sistemata sono andata ad attenderli sul ponte.
    Con passo spedito tutti e tre hanno percorso la passerella e me li sono trovati davanti, l'espressione severa che ho visto sui loro visi dimostrava inequivocabilmente quali fossero, ahimè, le loro intenzioni ed il perché fossero venuti.
    Allora un brivido mi ha percorso la schiena mentre salutavo: <ciao Severus, a che debbo il piacere di questa tua visita? E non sei da solo, a quanto vedo>, avevo finto sicurezza e tranquillità, mentre, dentro di me, provavo timore per quello che avrebbe potuto accadere.
    Lui, senza rispondere mi ha presa per un braccio e seguito da Jack e Mister Pallins mi ha trascinata sotto coperta e portata nel salottino, ed esordito: <dolly Dolly, a quanto pare non ti riesce proprio di essere rispettosa vero?>
    Poi con tono alterato e tenendomi sempre per un braccio ha continuato: <quello che è successo ieri per causa tua ha addirittura dell'incredibile, mai e poi mai avrei pensato che fosti capace di tanto! Sei riuscita a scatenare una rissa, a sovvertire l'amena tranquillità di quest'isola, hai fatto ubriacare tutti gli spanker, hai indotto il Capitano Morgan e Mister Pallins ad azzuffarsi e tutto questo, mi dispiace per te, non può rimanere impunito!>
    Mentre parlava Jack e Mister Pallins avevano preso due sedie e le avevano messe l'una di fronte all'altra; io senza avere il coraggio di giustificarmi, tenevo lo sguardo basso, consapevole di averla fatta veramente grossa, ero certa che di lì a poco sarei stata punita, e dunque ho cercato di rabbonirlo ammettendo le colpe:< Hai ragione, quello che ho fatto ieri sera, merita tutto il tuo biasimo, e credimi sono veramente pentita di quanto è accaduto, spero solo che nessuno si sia fatto troppo male>.
    Severus mi ha ascoltato e poi ha continuato con tono duro:< Quello che hai fatto non solo merita biasimo ma anche una punizione esemplare! Così, forse imparerai una buona volta a comportarti come si conviene e ad avere rispetto per chi è più grande di te!
    E siccome in questo momento non c'è Mister Verymaster che, sono sicuro, ti avrebbe vergata come meriti, in sua assenza mi arrogherò io il dovere di educarti, ecco perché ho deciso che la nella prima parte della tua punizione verrai sculacciata come si deve dai due spanker che sono stati il bersaglio delle tue malefatte di ieri sera, il Capitano Morgan e Mister Pallins, che come vedi hanno già sistemato due sedie al centro della stanza, e dove si siederanno l'uno di fronte all'altro visto che ti sculacceranno insieme.
    Ma non credere che la punizione finisca qui, il tuo inqualificabile comportamento merita un castigo supplementare che sarò io, in qualità di sostituto di Mister Verymaster a somministrarti, venti colpi, come gli anni che hai compiuto ieri, con quel bel battipanni che Mister Pallins, gentilmente ti ha regalato>.
    A quel punto, pur sapendo di non avere via di scampo, ho cercato inutilmente di liberarmi dalla morsa con cui Severus mi stringeva il braccio, ma prima che potessi protestare, con forza mi ha condotta dove si erano seduti Jack e Mister Pallins che, senza indugio e nonostante mi dibattessi, mi hanno tirato giù insieme pantaloni e culotte e mi hanno costretto a coricarmi sulle loro ginocchia. Con una mano mi hanno bloccato le braccia dietro la schiena mentre e con quella libera hanno incominciato ad accarezzarmi il fondoschiena, intanto che ridacchiavano.
    Poi, con tono sarcastico, hanno cominciato a parlare tra loro, ha esordito Jack: < A quanto pare Mister Pallins la nostra piccola Dolly non riesce proprio a farne a meno di stare coricata sulle ginocchia di uno spanker eh?>, e Pallins : <ben detto Capitano Morgan, questa monella non perde occasione per farsi riscaldare a dovere queste superbe ed impertinenti natiche, che devo ammettere, è un piacere accarezzare e scaldare>.
    Intanto le mani dei due, ora delicatamente, ora con passione mi accarezzavano i globi, quindi, dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa, in tandem, hanno cominciato a colpire con vigore e severità il mio indifeso fondoschiena, sotto lo sguardo vigile e compiaciuto di Severus.
    In breve nel salottino hanno cominciato a risuonare i miei strilli, che sicuramente si sentivano dalla banchina, in risposta alle brucianti e severe sculacciate che piovevano senza sosta ed intervallate dai sarcastici commenti dei due spanker, mentre io ormai in lacrime li supplicavo di smettere.
    Quando la sculacciata è terminata i due, prima di farmi alzare, hanno ricominciato ad accarezzarmi, congratulandosi l'uno con l'altro per il lavoro svolto.
    A giudicare dai complimenti che si facevano per il colore e soprattutto il calore emanato dalla pelle del mio bollente fondoschiena il suddetto doveva essere ormai di un rosso fuoco.
    Dopo che mi hanno fatto alzare singhiozzante.
    Severus non ha voluto neanche concedermi la tregua del corner time, infatti mentre ancora mi stavano sculacciando era andato a cercare il battipanni regalatomi da Mister Pallins ed ora lo stava flettendo nell'aria per testarne l'elasticità.
    Da quanto potevo vedere e soprattutto dal sinistro suono che emanava, Mister Pallins doveva averlo inumidito bene prima di regalarmelo, per come si fletteva pareva fosse vivo.
    Quindi rivolto ai due spanker, li invitò a farmi piegare sul tavolino ed a tenermi per i polsi, cosa che, senza farselo ripetere, hanno subito fatto e, nonostante le mie proteste e le mie suppliche, mi hanno costretta in quella posizione offrendo così al battipanni il mio già bollente e arrossato fondoschiena.
    Severus ha alzato il braccio e ha incominciato a colpire il nudo bersaglio, ai colpi cadenzati rispendevo gridando, tanto era il dolore e il bruciore che mi dava l'infernale battipanni che stava usando con severità e vigore.
    SPANK...AHIII..., SPANK..AHIAAA..., SPANK.. AHIII ... BASTA...SEVERUS..., ma i miei Basta … Non lo faccio più … Ti supplico … Sarò buona … e via dicendo non fermarono la punizione fino a che tutti e venti i colpi di battipanni non andarono a segno.
    Quando Severus ebbe finito, nonostante avesse posato il battipanni sul tavolo, ho continuato a gridare ed a supplicarlo di smettere, avevo il corpo scosso dai singhiozzi ed è stato solo quando Jack e Mister Pallins mi hanno aiutato ad alzarmi che mi sono resa veramente conto che era finita.
    Quindi Severus si è avvicinato a me e mi ha detto con tono severo: <spero che questa volta tu l'abbia imparata la lezione che sono dispostissimo a ripetere qualunque sia la mancanza di cui ti renderai colpevole e adesso fila nella tua cabina!>
    Io, con la voce rotta dal pianto, quasi sussurrando gli ho detto:<severus, non vieni anche tu? Non vorrai lasciarmi così>.
    Lui alzandomi il viso con una mano mi ha risposto:<no bambina, mi dispiace per te ma stavolta niente crema all'arnica per il tuo maltrattato fondoschiena, dovrai sopportartelo tutto il bruciore affinché questa punizione ti rimanga bene impressa in questa tua testolina di monella>.
    Poi, dandomi un bacio sulla fronte, accompagnato da Jack e Mister Pallins è andato via, mentre io, camminando con difficoltà avendo ancora pantaloni e culotte alle caviglie sono andata nei miei alloggi, mi sono sdraiata sul letto mentre lacrime di pentimento bagnavano il cuscino.

    Edited by Dolly c.r. - 28/2/2022, 15:24
     
    .
7 replies since 5/10/2020, 10:23   918 views
  Share  
.