IL SOGNO DI BIANCA

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    Ti riferivi a Edy, vero?
     
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    Secondo me si riferiva a tutte e due...😬
     
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    CITAZIONE (titticarpe @ 12/8/2022, 05:15) 
    Ti riferivi a Edy, vero?

    E a chiunque lo meriti.. Nena è stata spesso sculacciata dalla ptof nel nostro college dei tempi passati ora con lilith ha ben altro che il sapone...

    CITAZIONE (Edy. @ 12/8/2022, 02:52) 
    :sick:

    Se lo prende Bianca ...
     
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    Mi pare tutto giusto prof! Non mi sono mai presa il tempo di leggere le vecchie cose dell’istituto, magari potrei mettermici.
    Nena in un modo o nell’altro ci finisci sempre in mezzo 😂
     
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    CITAZIONE (titticarpe @ 12/8/2022, 09:44) 
    Mi pare tutto giusto prof! Non mi sono mai presa il tempo di leggere le vecchie cose dell’istituto, magari potrei mettermici.
    Nena in un modo o nell’altro ci finisci sempre in mezzo 😂

    già :nena: guarda come si chiama questa icona
    Non credo ci siano più...
     
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    CITAZIONE (titticarpe @ 12/8/2022, 09:44) 
    Mi pare tutto giusto prof! Non mi sono mai presa il tempo di leggere le vecchie cose dell’istituto, magari potrei mettermici.
    Nena in un modo o nell’altro ci finisci sempre in mezzo 😂

    Non troverai molto titti.
    Molto è stato cancellato

    E comunque si io ci finisco sempre in mezzo da oltre 10 anni. Qualcuno mi ha aperto la strada e io non l’ho abbandonata
     
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    Se le strade ci piacciono, non vanno abbandonate!
    Comunque si ho provato a cercare ma non ho trovato nulla, pensavo ci fosse proprio una sezione “istituto” ma nulla.
     
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    Ma era il collegio il vecchio forum?
     
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    No “l’istituto” era nel forum dove su bazzicava prima e che è ancora attivo. Il collegio era un piccolo forum con poche anime dove amministravo io ed era un luogo fatto a forma di gioco di ruolo.
     
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    CITAZIONE (titticarpe @ 9/8/2022, 23:44) 
    Il sapone è assolutamente necessario in certe dinamiche

    SI dai
     
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    CAPITOLO 10 - IL POTERE DELLE PAROLE

    - Cucciola è tardi, sarà meglio che ti prepari per la scuola!
    Il corpo nudo di Bianca stava comodamente rannicchiato contro quello di Chloé, con il culo appoggiato al pube della donna, che la abbracciava accarezzandole i piccoli seni sodi e solleticandole i capezzoli.
    - Uffa non ci voglio andare, ho ancora sonno! Perché deve sempre arrivare il lunedì! - sì lamentò Bianca sbadigliando e stiracchiandosi pigramente.
    Chloé spostò una mano sulle natiche della ragazza e le appioppò un paio di teneri sculaccioni.
    - Forza pigrona! Hai dormito abbastanza questo week end! Alzati subito e fila in bagno a prepararti, se non vuoi che ti ci porti per un orecchio! - le disse ridendo Chloé.
    Bianca sbuffò e uscì dalle lenzuola di malavoglia, trascinandosi mollemente fino al bagno.
    Prima di vestirsi si girò per ammirare il suo culetto allo specchio: il lieve rossore ancora uniformemente diffuso testimoniava la sculacciata ricevuta la sera prima.
    Lo sfiorò con i polpastrelli e arrossì nel sentirlo ancora gonfio e tiepido, ricordando le sensazioni provate.
    Quando veniva sculacciata per piacere e non per punizione, l'atmosfera che si creava era molto diversa.
    Quei momenti per lei erano sesso allo stato puro, mentre la mano di Chloé le lasciava le sue brucianti impronte sulle natiche, il calore che avvertiva la faceva sentire completamente sua.
    Pensò con malinconia che a breve sarebbero iniziate le vacanze di Pasqua e non si sarebbero viste per una settimana.
    Andò in cucina, dove Chloé l'aspettava già vestita per fare colazione insieme.
    - Senti Chloé, stavo pensando... il prossimo week end è l'ultimo prima delle vacanze, potremmo stare insieme almeno un giorno! - disse la ragazza un po' esitante, addentando una fetta biscottata con la marmellata.
    - Ne abbiamo già parlato cucciola, sai che mi piacerebbe, ma ho promesso a Olga di passarlo con lei e domenica abbiamo una cena con alcuni amici che non vediamo da mesi.
    Bianca alzò gli occhi al cielo, facendo attenzione a non essere vista.
    Era più forte di lei, quando la sentiva parlare della direttrice non poteva fare a meno di sentire una fitta di gelosia alla bocca dello stomaco.
    In silenzio e con gli occhi fissi sul piatto continuava a rigirare in bocca un pezzo di fetta biscottata che non voleva saperne di scendere, sentiva la gola chiusa da un nodo improvviso.
    Chloé la osservava di sottecchi, mentre beveva il suo caffè.
    - Cosa c'è che non va Bianca?
    - Niente...
    - E allora cos'è quel broncio?
    - È solo che... io pensavo che volessi stare con me! Con lei ci stai sempre! - disse con la voce strozzata dalle lacrime trattenute.
    - Ma non è affatto vero, è da tanto che non stiamo sole io e lei!
    E comunque io sono una, non posso sdoppiarmi, cerca di capirlo!
    - Io capisco solo che lei viene sempre prima di me!
    - O andiamo Bianca, ti stai comportando come una bambina! Sai benissimo quanto tengo a te, devi smetterla con queste paure inutili!
    - Se ci tenessi davvero mezza giornata di tempo per me la troveresti!
    - Adesso basta! - disse Chloé spazientita, alzandosi in piedi.
    - Ne abbiamo parlato mille volte, sai che tipo di rapporto ho con Olga e sai che non potrei mai rinunciare alla mia parte sottomessa, non hai nessun diritto di pretenderlo! Se non riesci a controllare la tua gelosia sarà il caso che ci lavoriamo, perché non ho nessuna intenzione di assecondarti in questo!
    - Beh allora anch'io potrei trovarmi qualcun altro oltre a te, perché dovrei darti l'esclusiva visto che tu non lo fai con me?
    - Veramente io non ti ho mai chiesto l'esclusiva, sei liberissima di avere relazioni con qualcun altro se questo ti rende felice! - le rispose la donna in tono piccato.
    - Benissimo allora!
    Bianca si alzò da tavola come una furia e prese le sue cose appoggiate sul divano.
    - Dove stai andando, non hai ancora mangiato niente!
    - Non ho più fame! - disse con gli occhi pieni di lacrime, respingendo la sua mano che cercava di bloccarla.
    - Bianca torna qui, non abbiamo finito il discorso!
    La ragazza uscì, sbattendo la porta.
    Era delusa e arrabbiata.
    Razionalmente sapeva di averle detto delle cose ingiuste, ma il fatto di doverla condividere con un'altra persona la faceva soffrire e non era un sentimento che riusciva a gestire.
    Durante il tragitto in autobus verso la scuola, mentre ricacciava indietro le lacrime a forza, d'impulso prese il telefono, digitò l'indirizzo di un sito di annunci BDSM e pubblicò un annuncio.
    A scuola, invece di concentrarsi sulle lezioni, iniziò a scambiarsi mail con una Mistress che l'aveva appena contattata.
    Era la prima volta che conosceva qualcuno virtualmente, si sentiva strana, come se stesse facendo qualcosa di proibito.
    Quella donna la intrigava, ma al tempo stesso la metteva a disagio, era misteriosa, dominante e decisa, le faceva tantissime domande, ma non rispondeva mai a nessuna delle sue e questo la infastidiva un po'.
    Ignorò quel senso di disagio e passò l'intera mattinata a chattare con lei.
    Il pomeriggio aveva lezione di classico.
    Evitò lo sguardo dell'insegnante per tutto il tempo.
    Al termine delle prove, Chloé la prese da parte.
    - Allora? Per quanto pensi di andare avanti con questo atteggiamento? Se credi di farmi sentire in colpa sappi che non funziona, non sono io ad aver sbagliato! - le disse irritata.
    - Veramente non mi interessa farti sentire in colpa, ho cose più importanti a cui pensare! - rispose lei facendo la sostenuta.
    - Ah davvero, eppure stamattina non mi sembravi così indifferente alla questione!
    - Infatti, ma riflettendoci ho capito che non vale la pena prendersela, l'interesse non si può pretendere, o c'è o non c'è! E quando non c'è è meglio cercarlo altrove!
    - Stai dicendo un mucchio di assurdità e lo sai benissimo! Ti stai comportando come una bambina capricciosa, ma stai attenta a tirare troppo la corda mia cara, perché poi sarai tu a pagarne le conseguenze!
    - Sempre che io lo voglia ancora, non è così scontato!
    Si voltò e uscì dalla sala, prima che Chloé potesse ribattere.
    L'aveva spiazzata.
    Per una volta aveva avuto lei l'ultima parola, non ci era abituata e la cosa le fece un certo effetto, le dava un senso di potere, che però non era così certa di desiderare.
    Nei giorni successivi continuò a comportarsi in modo indifferente con Chloé, evitava di proposito di leggere i suoi messaggi, rispondendole dopo ore a monosillabi, mentre a lezione la ignorava palesemente.
    Gli scambi con la Mistress continuavano e stavano diventando sempre più intensi, ormai la donna sapeva tutto di lei e della sua vita, Bianca le aveva anche inviato alcune sue foto.
    Al contrario, Bianca di lei sapeva solo che viveva vicino a Roma, la donna si era rifiutata di mandarle foto e di farle sentire la sua voce, dicendole che prima di ottenere quelle cose doveva meritarle dimostrandole la sua obbedienza.
    La sera si chiudeva in bagno ed eseguiva ciecamente i suoi ordini telefonici, facendo anche cose che non le piacevano e lasciandosi insultare verbalmente, nonostante questo la infastidisse.
    Non sapeva perché stesse accettando di farsi trattare così, forse temeva che se non l'avesse fatto la donna si sarebbe stancata di lei o non l'avrebbe ritenuta all'altezza.
    Percepiva interesse da parte sua, si sentiva considerata e questo la gratificava, distogliendola dalla mancanza di Chloé.
    Evitava in tutti i modi di pensare a lei, si sentiva ancora ferita per la loro discussione.
    Una sera, mentre chattavano, Miss Sylvia, così si faceva chiamare, le disse che sarebbe passata a Roma sabato sera e le diede un appuntamento al buio presso un locale in centro Roma, ordinandole di farsi trovare per le nove in punto, con indicazioni precise sull'abbigliamento da indossare.
    Bianca si sentiva nervosissima.
    L'idea di un appuntamento al buio la angosciava, avrebbe voluto parlarne con qualcuno e farsi consigliare, ma non era una cosa che poteva condividere con chiunque e discuterne con Chloé era fuori discussione dopo quello che era successo tra loro.
    Il giorno dopo a fine lezione stava per andare negli spogliatoi a cambiarsi, quando una voce squillante la chiamò.
    Era la direttrice.
    La invitò a seguirla nel suo studio.
    Probabilmente voleva parlarle dello spettacolo in programma dopo le vacanze, visto che aveva già iniziato ad assegnare alcune parti, pensò la ragazza.
    - Entra pure Bianca, accomodati.
    Entrambe si sedettero alla scrivania.
    - Immagino che sia per l'assegnazione dei ruoli nello spettacolo... - disse timidamente Bianca.
    - Veramente no, non è per questo che ti ho chiamata, in realtà vorrei parlarti di Chloé.
    - Ah... e cosa mi deve dire?
    - Mi ha parlato della discussione che avete avuto, visto che il motivo riguarda me mi sento in parte responsabile e ci terrei a dirti alcune cose.
    Bianca si sentì avvampare e abbassò lo sguardo, imbarazzatissima.
    - Tu sai bene che tipo di rapporto mi lega a Chloé, ormai ci frequentiamo da anni.
    - Sì, ma io non volevo assolutamente...
    - Lasciami finire per favore! - esclamò la donna in tono imperativo.
    Bianca sospirò e tacque, trattenendo tutto quello che avrebbe voluto dirle.
    - Il rapporto tra me e lei non ha niente a che vedere con il vostro e non toglierà mai nulla alla vostra relazione, quindi non hai motivo di esserne gelosa.
    Chloé ha dentro di sé una doppia natura a cui non può e non deve rinunciare se vuole essere felice, tu puoi soddisfare la sua parte dominante, ma saresti in grado di soddisfare l'altra?
    - No, non credo... - rispose Bianca sottovoce.
    - È ovvio, ognuno di noi deve seguire e accettare la propria indole.
    Chloé tiene molto a te, questo te lo posso assicurare, io la conosco, non porterebbe mai avanti una relazione in cui non crede.
    Ovviamente avere due relazioni è doppiamente impegnativo e richiede qualche rinuncia da parte delle persone coinvolte, ma con un po' di intelligenza e buonsenso si può fare.
    E io so che tu sei una ragazza intelligente, altrimenti Chloé non ti avrebbe scelta.
    Bianca arrossì di nuovo, si sentiva sempre a disagio quando qualcuno le faceva un complimento.
    - Posso capire la tua gelosia e che sia un sacrificio non poterla avere tutta per te, ma non pensi che anche per me potrebbe essere difficile accettare di condividerla con qualcun altro?
    Se si vuole bene a qualcuno bisogna imparare a controllare il proprio egoismo.
    Bianca sollevò lo sguardo, stupita da quelle parole e la guardò dritta nei penetranti occhi grigi.
    Non aveva mai considerato la questione da quel punto di vista, pensare che la direttrice potesse essere gelosa di lei le provocava una certa soddisfazione.
    - Posso farle una domanda?
    - Dimmi pure.
    - È stata Chloé a chiederle di farmi questo discorso?
    - Assolutamente no, anzi sono sicura che se sapesse che mi sono immischiata si arrabbierebbe moltissimo!
    Normalmente non lo farei, ma stavolta mi sembrava doveroso intervenire.
    Comunque più tardi ti chiamerà per chiederti di stare con lei domani, visto che poi non vi vedrete per un po', noi ci accontenteremo della domenica, non abbiamo fretta.
    - Ma io non voglio che si senta obbligata a stare con me! E poi domani mi devo incontrare con un'altra persona che ho conosciuto! - ribattè d'istinto la ragazza, sentendosi punta nell'orgoglio.
    - Ah sì? Una persona che condivide i nostri interessi? - chiese incuriosita la direttrice.
    Bianca esitò un attimo.
    Non sapeva se era il caso di parlarne con lei, temeva che avrebbe riferito tutto a Chloé... o forse era quello che sperava.
    Comunque probabilmente non l'avrebbe fatto se non voleva che Chloé venisse a sapere della loro conversazione.
    - Sì, è una Mistress che ho conosciuto su un sito di incontri, abbiamo appuntamento domani sera in un locale.
    - Scusami se sono indiscreta, ma Chloé sa di questo vostro incontro?
    - No, ma non credo che le importi, visto che è stata lei a dirmi di frequentare altre persone!
    - Sei proprio sicura che ti abbia detto così? Forse vi siete capite male... sinceramente credo che le dispiacerebbe molto se frequentassi un'altra Dom!
    - Beh allora com'è che lei può essere gelosa e io no? - ribattè Bianca in tono sfrontato.
    - Impara ad ascoltare quello che ti dico ragazzina, invece di alzare la cresta! Se fossi la mia sottomessa dopo una risposta del genere saresti già piegata sulla scrivania a implorare con il culo a strisce! - la rimproverò duramente la direttrice.
    Bianca deglutì fissando il pavimento, il ricordo di qualche mese prima le tornò alla mente, avrebbe voluto sotterrarsi per la vergogna...
    La donna riprese a parlarle in tono più calmo:
    - Stai confondendo due cose molto diverse.
    Quando Chloé mi ha detto di voler cercare una sottomessa non ho avuto niente in contrario, perché sapevo che ne aveva bisogno e che io non avrei mai potuto soddisfare questa sua esigenza.
    Ma se mi avesse detto che voleva cercarsi un'altra Dom ne avrei sofferto molto, certo non gliel'avrei impedito, ma credo che il nostro rapporto sarebbe finito o comunque sarebbe durato ben poco, perché non mi sarei sentita all'altezza delle sue aspettative, non accetterei mai di mettermi in competizione con un'altra Dom.
    Lo stesso credo che valga per te, come ti sentiresti se lei desiderasse un'altra sottomessa oltre a te?
    Bianca non rispose, ma sentì una lacrima bagnarle il viso.
    Iniziava a sentirsi una stupida per come si era comportata, stava rischiando di mettere a repentaglio il rapporto a cui teneva di più al mondo per un'incomprensione.
    - Se non sono troppo invadente posso chiederti come mai hai deciso di cercare qualcun altro?
    - Non lo so... forse volevo solo vendicarmi, dimostrarle che non avevo bisogno di lei... ci sono rimasta male quando mi ha detto che ero libera di frequentare chi volevo, mi è sembrato che non le importasse niente di me. Magari lei non l'ha detto per ferirmi, ma io l'ho vissuta così - ammise candidamente la ragazza, con i lacrimoni che le solcavano il viso.
    La direttrice le passò un fazzoletto di carta, la fissava con due occhi dolci e materni che non le aveva mai visto prima.
    Anche lei aveva un cuore dopotutto, pensò Bianca mentre si soffiava il naso.
    - Che non l'abbia detto per ferirti è sicuro, penso che dovresti chiarirti con lei invece di andare a cercare altrove quello che hai già! Comunque hai detto di averla appena conosciuta questa Mistress, sei sicura che sia una persona affidabile? Sinceramente mi sembra un po' prematuro uscire la sera da sola con una persona che conosci da pochi giorni! Quanti anni ha?
    - Non lo so, non me l'ha detto, veramente non l'ho nemmeno vista, non ha voluto mandarmi sue foto...
    - Mi stai dicendo che stai per fare un incontro al buio con una persona di cui non sai assolutamente niente?
    Il tono di voce della direttrice era diventato improvvisamente minaccioso, Bianca si pentì di aver parlato troppo, come al suo solito.
    - Ehm... beh no qualcosa mi ha detto, però non molto...- balbettò confusamente.
    - Ascolta Bianca, sei maggiorenne e vaccinata e io non sono nessuno per vietarti di incontrare chi vuoi, ma se hai un po' di sale in zucca lascia perdere questo incontro, non ci vedo niente di buono in questa persona, ti prego fidati di me!
    Bianca le fu profondamente grata per quelle parole, anche se non voleva ammetterlo aveva una gran paura e non era affatto convinta di voler andare a quell'appuntamento.
    - In realtà avevo anch'io molti dubbi... credo che non ci andrò comunque.
    La direttrice tirò un sospiro di sollievo.
    - Lo spero. Si è fatto tardi, mi ha fatto piacere parlare con te, spero che tu e Chloé possiate chiarirvi.
    Bianca tornò nella sua stanza con il cuore alleggerito.
    Si buttò rapidamente sotto la doccia calda, poi avrebbe scritto un messaggio a Chloé per scusarsi con lei, anche se non sapeva bene che parole utilizzare.
    Non fece in tempo ad uscire dalla doccia che sentì bussare insistentemente alla porta.
    Ancora mezza bagnata si avvolse nell'accappatoio e andò ad aprire.
    Sulla porta c'era Chloé, che la fissava con aria truce.
    - Ehi ciao Chloé...
    - Si può sapere cosa diavolo stai combinando, razza di incosciente! - le sbraitò in faccia, entrando e sbattendo la porta alle sue spalle.
    - Olga mi ha detto che vuoi uscire da sola con una tizia di cui non sai assolutamente niente! Sei impazzita per caso? Hai idea dei pervertiti che ci sono in giro? Probabilmente non sarà neanche una donna!
    Bianca non sapeva cosa rispondere, era rimasta spiazzata nel trovarsela davanti, non l'aveva mai vista così furiosa, neanche per quella questione della droga.
    - Chloé calmati, è stata lei a invitarmi, ma io non pensavo di accettare...
    - Lo spero bene! E se per caso ti avesse sfiorato il pensiero, levatelo pure dalla testa, perché non ci andrai assolutamente, sono stata chiara?
    Bianca sentiva la rabbia montare, anche se Chloé aveva ragione la infastidiva sentirsi trattare in quel modo, il suo orgoglio le impediva di lasciarsi dire cosa poteva o non poteva fare, come se fosse una ragazzina.
    - Veramente, se proprio vuoi saperlo, ci sarei andata solo per colpa tua a quell'incontro, visto che sei stata tu a dirmi di frequentare altre persone!
    - Ma che cosa stai dicendo Bianca, io non ti ho mai detto questo, hai interpretato le mie parole a modo tuo, come sempre!
    - Sì che l'hai detto, è inutile che neghi! E ci sono rimasta molto male per quella frase, mi è sembrato che non te ne fregasse niente di me!
    - E quindi, visto che ti sei sentita delusa da me, hai pensato di andare a metterti in pericolo con un incontro al buio? Davvero un atteggiamento maturo, complimenti!
    - La verità è che sei solo gelosa, ti dà fastidio che io voglia conoscere qualcun altro oltre a te!
    - Non dire cazzate! Sono solo arrabbiata perché ti comporti come una bambina!
    - Io non sono una bambina e se voglio uscire con qualcuno sono libera di farlo, sei stata proprio tu a dirmelo!
    - E va bene, allora scordati quello che ti ho detto perché ci ho ripensato! Visto che non sei in grado di scegliere le persone giuste d'ora in poi ti proibisco di uscire con chiunque senza il mio permesso, chiaro?
    - Solo per il modo in cui me lo dici domani ci vado a quell'incontro, anche se non avrei voluto! - ribattè Bianca con la voce rotta dalla collera.
    - Ah sì? Ora lo vediamo se ci vai oppure no, bambina capricciosa!
    Le afferrò rudemente un braccio e la trascinò fuori per il corridoio.
    - Ahi! Chloé lasciami, mi stai facendo male! Fammi almeno vestire, sono mezza nuda, se ci vede qualcuno!
    - Meglio così, ci metterò meno a spogliarti e a farti il culo viola! - replicò la donna, fuori di sé per la rabbia.
    Per fortuna, essendo venerdì sera, molti allievi erano già tornati a casa e nonostante i timori di Bianca nessuno vide l'umiliante spettacolo di lei che veniva trascinata di peso nello studio dell'insegnante.
    Appena entrate, senza dire una parola Chloè le sciolse l'accappatoio facendolo cadere ai suoi piedi e si sedette sul divano, trascinandosela a forza sulle ginocchia mentre si dibatteva come un'anguilla.
    Iniziò subito a colpirla forte sulle cosce per spezzare la sua ribellione.
    La ragazza cercò di resistere come meglio poteva, stringendo i denti per non darle la soddisfazione di sentirla gridare, ma il dolore era così intenso che dopo pochi colpi iniziò a vacillare.
    - Aaahhhiii! Ti prego Chloé basta!!! - si mise a supplicare piangendo e cercando di coprirsi le cosce con i piedi.
    - Togli i piedi Bianca!
    - Non colpirmi lì ti prego, mi fa troppo male!
    - Allora smettila di ribellarti e rimani ferma a prendere la punizione che meriti!
    - Ok ok, rimango ferma!
    - Abbassa i piedi!
    Lentamente allungò le gambe sul divano, tremando per la paura che potesse colpirla di nuovo sulle cosce.
    - Apri le gambe! - le ordinò la donna.
    Bianca obbedì.
    Sentì il braccio di Chloé circondarle il bacino per tenerla ferma come faceva sempre, ma a differenza delle altre volte, invece di appoggiarle la mano sul fianco la infilò sotto la sua pancia e raggiunse il pube, sfiorandole con le dita il clitoride.
    La ragazza cercò di contenere un sussulto di piacere, era troppo arrabbiata, non le avrebbe dato la soddisfazione di vederla godere sotto le sue carezze.
    Una volta ottenuta la sua remissione, Chloé ricominciò a sculacciarla vigorosamente, stavolta indirizzando i colpi verso le natiche protese e leggermente aperte.
    Teneva l'altra mano ferma sul clitoride, comprimendolo con forza, come se volesse rivendicarne la proprietà.
    Ogni tanto tra una sculacciata e l'altra muoveva le dita e lo accarezzava per qualche secondo, poi tornava a comprimerlo.
    Bianca stava letteralmente impazzendo in balia di quel trattamento.
    Il bruciore intenso alle natiche si mescolava al piacere di quelle carezze, creando un mix a cui non poteva opporre resistenza.
    Ogni volta che la mano la colpiva vicino al buchino posteriore le veniva istintivo contrarre le natiche, ma alcuni crudeli colpi sulle cosce la riportavano alla realtà, costringendola a rilassarsi.
    Finalmente dopo un tempo infinito Chloé si fermò per qualche istante, per lasciarle riprendere il fiato.
    Bianca sentì un dito esplorare il suo sesso grondante di umori.
    - Guarda qui, sei fradicia! Ma non ti vergogni? Dici di voler essere trattata come un'adulta, ma ti bagni appena ti metto sulle mie ginocchia a prenderle sul culetto nudo come una monella... come me la spieghi questa contraddizione?
    - Ricominciò ad accarezzarle il clitoride turgido e a colpirle le natiche bollenti e tumefatte, mentre l'orgoglio ferito della ragazza incassava l'umiliazione appena subita.
    L'effetto combinato di dolore e piacere la stava portando vicino all'apice troppo rapidamente...
    - Non provare a venire senza il mio permesso signorina, o ti faccio il culetto a strisce con la canna! - la minacciò Chloé.
    - Allora fermati ti prego, non resisto più!
    - Lo decido io quando fermarmi, tu devi solo obbedire ai miei ordini!
    - Ti prego Chloé sto per venire, non ce la faccio più! - ansimava disperatamente la ragazza, stringendo i muscoli fino all'impossibile per trattenere gli spasmi dell'orgasmo ormai imminente.
    - Se lo fai peggio per te, dovrai vedertela con la canna!
    Gli sforzi non furono sufficienti a trattenere la forza esplosiva che le attraversò il corpo, scuotendolo in modo incontrollabile.
    Chloé le lasciò il tempo necessario per riprendersi dall'uragano che l'aveva travolta, accarezzandole il culetto che somigliava a una ciliegia matura.
    - Mi hai disobbedito Bianca! Lo sai cosa succede alle bimbe disobbedienti vero?
    - Ti prego Chloé, non è colpa mia, non potevo trattenermi!
    - Niente scuse signorina! Ti avevo avvisata di quello che sarebbe successo se mi avessi disobbedito! Mettiti a carponi, con la testa bassa e il culetto rialzato!
    - Ma non è giusto, non ho fatto niente! - protestò la ragazza.
    - Ti sembra niente godere senza il mio permesso? Su, mettiti in posizione senza farmelo ripetere!
    Bianca imbronciata si mise in quella posizione completamente esposta che la metteva sempre così in imbarazzo.
    Si stava preparando mentalmente a sopportare i dolorosi morsi della canna, sapeva già che la punizione sarebbe stata dura.
    Chloé aveva preso la canna e si era messa in piedi di fianco a lei.
    Appoggiò lo strumento sui glutei tesi della ragazza, la sentiva respirare affannosamente per la paura...
    Dopo qualche secondo di trepidante attesa scagliò il primo colpo secco.
    Bianca si lamentò, ma senza perdere la posizione, a furia di ricominciare le punizioni daccapo aveva imparato a controllarsi abbastanza bene.
    I colpi successivi erano sempre meno sopportabili, Bianca piangeva e si lamentava ad alta voce ogni volta che lo strumento impattava sulle sue natiche, lasciandovi impressi i segni netti del suo passaggio.
    Alla fine della punizione venti strisce violacee, ben distinte e in rilievo, le solcavano i glutei.
    La ragazza singhiozzava senza freni e tirava su col naso come una bambina.
    - Sei diventata proprio una brava bimba disciplinata, a quanto pare ti sto educando bene! - si complimentò Chloé, sapendo di aumentare ulteriormente il suo imbarazzo.
    - Adesso che ti ho riscaldato il culetto sono sicura che sarai molto più ragionevole di prima e farai quello che ti ho detto, non è vero?
    Bianca non rispondeva, aggrappata gelosamente a quella briciola di orgoglio che le era rimasta e che non voleva lasciar andare.
    - No? Forse hai bisogno di altri venti colpi di incoraggiamento?
    - No no basta ti prego!
    - Allora mi devi promettere che non andrai all'appuntamento con quella tizia e che bloccherai immediatamente il suo contatto sul telefono!
    - Ok lo prometto!
    - E non farai mai più incontri senza il mio permesso, tu sei solo mia! Chiaro?
    Bianca arrossì violentemente, quella frase l'aveva eccitata così tanto da non riuscire a rispondere.
    Un forte sculaccione la scosse dal suo mutismo.
    - È chiaro cucciola?
    - Sì è chiaro!
    Chloé prese ad accarezzarle il culetto, soffermandosi ad esaminare con le dita i dolorosi segni lasciati dalla canna.
    All'improvviso Bianca sentì le labbra della donna appoggiarsi alla pelle infiammata delle sue natiche e rabbrividì a quel contatto.
    La baciava dolcemente dove la canna aveva inferto i suoi colpi brucianti, leccando le ferite per lenirle il dolore.
    Ad ogni passaggio della lingua calda e umida la ragazza sussultava gemendo di piacere.
    Facendo pressione sulle sue cosce la invitò gentilmente ad aprirle di più e scese nel mezzo a baciarle il sesso pulsante.
    Assaggiava i suoi umori, penetrando con la punta della lingua il suo orifizio vaginale.
    Le tormentava il clitoride, leccandolo, succhiandolo e mordicchiandolo con i denti.
    Bianca era in estasi, completamente fatta di endorfine iniziò a mugolare muovendo il bacino su e giù.
    - Hai imparato che non puoi venire senza il mio permesso, non è vero piccola?
    - Mmmm...ti supplico Chloé, non adesso!
    - Devo punirti un'altra volta?
    - Nooo per favore!
    - Trattieniti...
    - Non ce la faccio più, davvero!!!
    - Dimmi chi decide.
    - Tu...decidi tu.
    Le strizzò forte una natica.
    - Aaaahhh!!!
    - A chi appartiene questo culetto?
    - A te!
    - A me e a nessun altro! Chiaro?
    - Siii!
    Chloé la sentì esplodere rumorosamente sotto la sua bocca, scossa da violenti spasmi.
    La accarezzò finché la sentì tranquilla e rilassata.
    Quando Bianca riaprì gli occhi, il viso della donna stava a pochi centimetri dal suo e la guardava sorridendo.
    Si sdraiarono insieme, stringendosi una contro l'altra.
    - Chloé... sono felice di stare con te domani!
    - Aspetta a dirlo signorina, non crederai che la tua punizione sia finita! Passerai metà della giornata a scrivere su un quaderno "non devo uscire da sola con gli sconosciuti" con lo zenzero infilato nel culetto e l'altra metà in piedi all'angolo con il sapone in bocca, per tutte le risposte maleducate che mi hai dato!
    Bianca affondò vergognosamente il viso nel suo petto, un brivido di eccitazione le attraversò la schiena.
    Si sentiva felice come mai prima d'ora.

    Edited by Edy. - 3/9/2022, 12:50
     
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    Ohhhh ottimo sistema per gestire la gelosia uterina! Condivido totalmente! Grazie per l’ottimo scritto
     
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    La gelosia uterina?😂
    Perché quella peniena è diversa?🤣
     
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    Ahahahah tutte le gelosie mi sono antipatiche, ma
    Quelle femminile sono pesissime 😂
     
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