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    Elisa e Andrea sono sposati da circa un anno, il loro matrimonio è avvenuto dopo sei anni di fidanzamento alla presenza di pochi intimi. Una ventina di familiari, una decina di amici.
    Elisa ha scelto come testimone la sua migliore amica e personal trainer Marta, lui invece Marco suo fratello maggiore.
    Prima di convolare a nozze i due ragazzi hanno vissuto dei periodi di difficoltà, non è stato facile trovare dei punti di incontro per trovare il modo di rendere realizzabile e soddisfatta una necessità non tradizionale di Elisa.
    La ragazza è sempre stata onesta con Andrea circa le proprie inclinazioni sessuali, il ragazzo ha preso queste confidenze come semplici stramberie di una giovane fuori dal comune, lui ha sempre amato questo lato trasgressivo della sua fidanzata. Durante il primo anno di fidanzamento Andrea non ha dato molto peso a quelle confidenze particolari, ci ha sempre scherzato fino a quando un giorno si è accorto che il loro rapporto stava cambiando, ha iniziato a capire che quelle cose non erano semplici stramberie ma la fidanzata gli stava confidando delle necessità e riusciva a vivere bene senza soddisfarle.
    Prima di conoscere Andrea la ragazza aveva fatto varie esperienze, tramite esse lei ha capito molte cose su se stessa, ha scoperto come mai in passato ha spesso immaginato di finire sulle ginocchia di perfetti sconosciuti a culetto nudo, come mai ogni volta che vedeva qualche scena bdsm si bagnava tutta. Ha praticato spanking e sesso sia con il uomini che con donne, ha fatto parecchia fatica ad accettare questo suo lato bottom bisessuale.
    Lei e Andrea hanno parlato spesso del suo desiderio di essere sculacciata, cinghiata, punita e il suo voler condividere con il suo fidanzato questa sua attrazione. Andrea si è sforzato di capire questi interessi, si è convinto che fossero solo capricci e che con il tempo lei non ci avrebbe più pensato. Vedendo che queste richieste non svanivano ha finalmente capito che questi desideri erano seri, così dopo essersi informato su vari siti e forum ha cominciato a praticare uno spanking piuttosto blando con la fidanzata sperando di soddisfarne almeno in parte i desideri della sua ragazza. Purtroppo non piacendogli non è riuscito a mantenere acceso l’interesse verso questa novità tra loro, ben presto Elisa non provava più piacere a prenderle da Andrea e si sentiva insoddisfatta, mentre la sculacciava a lui cadeva il desiderio di fare sesso.
    Visto questi risultati Elisa ha deciso di mettere da parte i propri desideri in nome dell’amore che la lega ad Andrea, ma purtroppo l’assenza di quelle sensazioni ha iniziato ad intaccare il suo umore e di conseguenza anche il rapporto con lui. Nel giro di un anno l’allegra e pazzerella ragazza è stata sostituita da una nervosa e annoiata fidanzata.
    Questo cambiamento ha provocato grandi discussioni, giornate di silenzi, lunghi confronti per trovare punti di incontro, entrambi erano certi che si amavano e il lasciarsi non era una possibilità. Nonostante si impegnassero a chiarire sempre i propri dissapori il rapporto si inclinava giorno dopo giorno.
    Un giorno parlando con un amico il ragazzo è arrivato a una decisione per nulla indolore ma sicuramente avrebbe reso felice la donna della sua vita. La sera stessa ha prendendo il coraggio a due mani e affrontato il discorso con la sua metà.
    “Io ti amo più della mia vita e sappiamo entrambi che tu non stai bene in questo rapporto.”
    “Vuoi lasciarmi?”
    “Shh…. Amore ascoltami… quello che sto per dirti non è facile per me…” dopo aver tirato un respiro profondo prosegue il suo discorso. “Tu hai bisogno di vivere il tuo lato da sottomessa e io non sono in grado di fartelo vivere.”
    “Ma io…”
    “sshhh… ti ho chiesto di ascoltarmi… per favore….”
    Un gesto affermativo della ragazza per confermare che farà quanto richiesto.
    “Ho pensato che potremmo trovare un punto d’incontro, ho pensato una soluzione che possa rendere te felice e che non mi dia la sensazione di essere tradito.”
    Lo sguardo della ragazza inizia a farsi interrogativo, non riesce a capire dove vuole arrivare il suo fidanzato.
    “Vorrei che tu provassi a praticare questa tua passione con qualcuno che sappia renderti felice, ma….”
    “Ma…?”
    “Puoi farlo solo con una donna, non potrei sopportare il pensiero che un altro uomo ti veda nuda e tanto meno che ti possa toccare. Inoltre io non voglio sapere nulla di cosa succede tra voi e tanto meno conoscere questa persona.”
    Elisa non sa se essere contenta per ciò che il suo ragazzo le sta proponendo o preoccuparsi, non capisce come lui possa accettare che lei faccia cose poco innocenti con persone diverse da lui.
    “Cosa ne pensi?”
    “Beh… non lo so… credo che mi fa un po’ di paura…”
    “Paura? Paura di cosa?”
    “Che tu ti penta di questa idea e di conseguenza mi lasci. Io non voglio perderti.”
    “Lo capisco amore, sappiamo entrambi che non mi sarà facile sapere che qualcun altro ti darà il piacere che vorrei darti io, saperti tra le braccia di una persona diversa da me, la cosa che mi renderà più facile accettarlo è il fatto che lo starai facendo con una donna e non con un uomo. Che ne pensi? Ti potrebbe andare bene come soluzione?”
    “Benissimo… ti amo…. Ti adoro…”
    Elisa non può credere che potrà davvero praticare di nuovo con una spanker o mistress, che tornerà a vivere tutte quelle esperienze che le mancano da troppo tempo.

    Dopo quel giorno le cose tra loro sono tornate piano piano ad andare a gonfie vele. Elisa si prende i suoi momenti di trasgressione senza trattenersi, dando alla sua controparte tutta se stessa.
    Andrea ha imparato a mettere da parte la sua gelosia, ha visto che lei dopo tutte le sessioni torna sempre da lui e quando succede lei ha sempre una fantastica luce negli occhi e un grande desiderio. All’inizio per lui non è stato facile accettare tutti quei segni sulle bianche e morbide carni di Elisa, ma con il tempo ha imparato ad apprezzare ogni singolo segno, e ha iniziato a trovare i lato positivo di curarli, baciarli, leccarli.
    ….
    To be continued (prestissimo)

    Edited by Nena- - 15/3/2024, 02:14
     
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    Alle 16 Andrea rientra a casa con due ore di anticipo per fare una sorpresa ad Elisa.
    “Elisa sono tornato… Dove sei?”
    Silenzio… nessuno risponde…
    “Amore, sei a casa?”
    Ancora nessuna risposta… Elisa non è a casa.
    <<va beh, sarà andata in palestra o a fare la spesa, a questo punto faccio una bella doccia calda!>>
    Una volta fatta Andrea recupera il cellulare dalle tasche dei jeans, butta i vestiti a lavare e decide di ritirarsi in camera da letto a guardare un po’ di tv e rilassarsi in attesa che sua moglie rientri.
    La porta della camera è chiusa, quando Andrea la apre gli si palesa davanti una scena che lui non si sarebbe mai aspettato…
    Marta ed Elisa completamente nude, la prima seduta al centro del letto a gambe aperte ed Elisa con la faccia immersa tra le gambe dell’amica per masturbarla con la lingua.
    Elisa è talmente concentrata a dare piacere alla sua Padrona che non si accorge della presenza del marito, al contrario Marta lo sente e vede immediatamente e si assicura che la propria schiava non si faccia distrarre da questa nuova presenza. Le prende la testa e gliela tiene in posizione, “Brava puttana… dammi piacere… pensa alla tua Padrona… fammi godere o ti spello il culo!”
    Andrea non si muove, non parla, non sa che fare, vorrebbe sparire all’istante, non fa nulla fino a quando il suo sguardo incrocia quello di Marta che gli sorride e gli fa l’occhiolino, lui per educazione contraccambia. Quando vede che Marta sposta lo sguardo dal suo viso al suo basso ventre si sistema l’accappatoio pensando che sia chiuso male ma quello che guarda Marta è un gonfiore che indica una palese erezione.
    Marta fa segno con la testa ad Andrea di avvicinarsi e non restare sulla porta, lui lentamente si avvicina, non ha idea di cosa deve fare in una situazione simile e non sa che pensare a riguardo.
    “Puttana sai cosa devi fare ora?”
    Un attimo di pausa per rispondere “No Padrona… Cosa posso fare per te?” Elisa è indecisa se guardarla per sapere cosa deve fare per soddisfare i suoi desideri o rimanere a darle piacere con la sua lingua. Non serve una scelta visto che si sente rimettere la testa in posizione a forza.
    “Non ti ho detto che puoi smettere… rifallo e ti frusto…”
    Elisa non se lo fa ripetere due volte, il suo sedere è già abbastanza segnato dalla punizione ricevuta poco prima, non vuole irritare la sua Padrona, non vuole sfidarla ma soprattutto non vuole deluderla.
    “Voglio che tu continui a leccarmi la figa, che bevi tutto il mio piacere, che mi fai godere mentre ti rompono il culo!”
    Andrea capisce al volo che cosa vuole fare Marta e quando lei con dei movimenti di testa glielo chiede lui non può fare altro che conferma di essere d’accordo, senza pensarci due volte si toglie l’accappatoio e lo getta a terra.
    “Si Padrona… tutto quello che vuoi!” Parole impastate ma chiare. Elisa non sa che vuole fare la sua Padrona ma non importa, si fida e sa che lei non andrebbe mai contro a quanto pattuito.
    Andrea guarda Marta e si avvicina al sedere della moglie, intenzionato a seguire le indicazioni silenziose che gli arrivano dalla donna.
    “Alza quel culo schiava… ora ti faccio rompere il culo, vedi di non smettere, di non mordermi e di non venire se non vuoi finire male.”
    Elisa fa quanto ordinatole, alza il sedere esponendolo a una figura immaginaria che lei ignora esserci davvero.
    Andrea davanti a se ha un corpo pieno di segni, un corpo che ha ricevuto una severa punizione, vorrebbe accarezzarlo, baciare ogni singolo segno ma sa che deve evitarlo. Dopo aver appoggiato il suo cazzo al sedere martoriato la prende dai fianchi e se la tira a se, con suo grande stupore entra senza tanta fatica, l’uomo è talmente dentro alla situazione che si lascia andare con naturalezza, non si limita nei movimenti, non pensa se sta facendo male o meno alla moglie perché si rende conto di essere un tutt’uno con lei. Quando lui entra Elisa si blocca di colpo dal leccare, si rende conto che la sua Padrona è appena andata contro gli accordi presi, la sta facendo scopare da un uomo e per un attimo ha l’istinto di dire la safeword ma al contrario ricomincia il suo lavoro di dare piacere, qualcosa le dice di fidarsi e di lasciarsi andare senza limitarsi.
    Subito il sentirsi piena da dietro le da la spinta a dare il suo meglio nel stimolare il piacere altrui, come voler donare il piacere che prova alla propria dominatrice, non essendo abituata a un doppio lavoro Elisa diminuisce il suo lavoro di bocca. Marta vedendo che Elisa non riesce più a concentrarsi sul darle piacere le ordina di guardarla in viso mentre lui le scopa il culo, tenendole la faccia verso di se la obbliga a non guardare chi c’è dietro di loro. “Ti piace puttana? Ti piace che ti rompano il culo?”
    “Mi piace che me lo rompano per Lei Padrona!”
    “Sei proprio una puttana…”
    Marta allungando una mano inizia a toccare e masturbare la propria schiava, la penetra e con velocità la stimola magistralmente. Elisa non riesce più a trattenersi, il doppio attacco al suo piacere è troppo per lei.
    “Padrona… ti prego… ti prego…. posso… posso venire?????”
    “Cosa vuoi fare?”
    “Ti pregoo…. Non ce la faccio più…”
    Una risata da presa in giro di Marta anticipa il suo consenso a godere. Elisa al “Si” si lascia andare e cede all’orgasmo, viene immediatamente sotto alla danza del cazzo in culo e al ditalino della sua Padrona, in poco tempo le sue gambe cedono e cade di peso sul letto stremata. Questo svuotamento fa si lei si renda conto di aver tradito la fiducia di suo marito per soddisfare il suo bisogno di essere schiava e scoppia in un pianto inconsolabile, non riesce a guardarsi introno, non riesce ad affrontare lo sguardo della sua Padrona per la vergogna.
    Senza che lei possa evitarlo si ritrova stretta tra due braccia piuttosto forti, due braccia maschili, quella sensazione di protezione, quel profumo d’amore la tranquillizzano all’istante, è sicura di aver riconosciuto quell’abbraccio, quell’odore di bagnoschiuma muschiato.
    “Andrea…. Ti amo!”
    “Anche io piccola… anche io ti amo!”
    Quando Elisa apre gli occhi per riaprirsi al mondo vede Marta che li sta guarda con dolcezza, rimanendo in disparte a seguire quello che succede, senza pensarci Elisa prende la mano della donna e la tira verso di se, cercando e ottenendo anche il suo abbraccio.
    Per la prima volta si sente completa, moglie e schiava amata.
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    Edited by Nena- - 15/3/2024, 08:42
     
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    Marta ha conosciuto Elisa un anno prima di Andrea durante un incontro di utenti del forum che entrambe frequentavano. Sul forum non si sono mai davvero considerate, Elisa ha sempre pensato che Marta fosse troppo grande per lei e Marta che Elisa fosse una bambinetta viziata. Durante la cena del forum si sono parlate a lungo e l’attrazione tra le due è stata quasi immediata. Da subito Marta si è offerta di aiutare Elisa in palestra come personal trainer (essendo il suo lavoro). Non c’è voluto molto prima che Marta diventasse la sua Padrona e le insegnasse cosa significasse essere una schiava amata e protetta, una schiava pronta ad affidarsi. All’ingresso di Andrea nella vita di Elisa il rapporto si è trasformato in un’importante amicizia con cui confidarsi, Marta ha deciso di mettersi da parte come Padrona per il bene della sua protetta, ha continuato a seguirla come personal trainer ed essere un amica per ascoltarla e consigliarla.
    Quando Andrea ha proposto di praticare fuori della coppia per Elisa non è stato difficile scegliere chi fosse la persona da contattare.
     
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    CITAZIONE (Nena- @ 14/3/2024, 08:37) 
    Alle 16 Andrea rientra a casa con due ore di anticipo per fare una sorpresa ad Elisa.
    “Elisa sono tornato… Dove sei?”
    Silenzio… nessuno risponde…
    “Amore, sei a casa?”
    Ancora nessuna risposta… Elisa non è a casa.
    <<va beh, sarà andata in palestra o a fare la spesa, a questo punto faccio una bella doccia calda!>>
    Una volta fatta Andrea recupera il cellulare dalle tasche dei jeans, butta i vestiti a lavare e decide di ritirarsi in camera da letto a guardare un po’ di tv e rilassarsi in attesa che sua moglie rientri.
    La porta della camera è chiusa, quando Andrea la apre gli si palesa davanti una scena che lui non si sarebbe mai aspettato…
    Marta ed Elisa completamente nude, la prima seduta al centro del letto a gambe aperte ed Elisa con la faccia immersa tra le gambe dell’amica per masturbarla con la lingua.
    Elisa è talmente concentrata a dare piacere alla sua Padrona che non si accorge della presenza del marito, al contrario Marta lo sente e vede immediatamente e si assicura che la propria schiava non si faccia distrarre da questa nuova presenza. Le prende la testa e gliela tiene in posizione, “Brava puttana… dammi piacere… pensa alla tua Padrona… fammi godere o ti spello il culo!”
    Andrea non si muove, non parla, non sa che fare, vorrebbe sparire all’istante, non fa nulla fino a quando il suo sguardo incrocia quello di Marta che gli sorride e gli fa l’occhiolino, lui per educazione contraccambia. Quando vede che Marta sposta lo sguardo dal suo viso al suo basso ventre si sistema l’accappatoio pensando che sia chiuso male ma quello che guarda Marta è un gonfiore che indica una palese erezione.
    Marta fa segno con la testa ad Andrea di avvicinarsi e non restare sulla porta, lui lentamente si avvicina, non ha idea di cosa deve fare in una situazione simile e non sa che pensare a riguardo.
    “Puttana sai cosa devi fare ora?”
    Un attimo di pausa per rispondere “No Padrona… Cosa posso fare per te?” Elisa è indecisa se guardarla per sapere cosa deve fare per soddisfare i suoi desideri o rimanere a darle piacere con la sua lingua. Non serve una scelta visto che si sente rimettere la testa in posizione a forza.
    “Non ti ho detto che puoi smettere… rifallo e ti frusto…”
    Elisa non se lo fa ripetere due volte, il suo sedere è già abbastanza segnato dalla punizione ricevuta poco prima, non vuole irritare la sua Padrona, non vuole sfidarla ma soprattutto non vuole deluderla.
    “Voglio che tu continui a leccarmi la figa, che bevi tutto il mio piacere, che mi fai godere mentre ti rompono il culo!”
    Andrea capisce al volo che cosa vuole fare Marta e quando lei con dei movimenti di testa glielo chiede lui non può fare altro che conferma di essere d’accordo, senza pensarci due volte si toglie l’accappatoio e lo getta a terra.
    “Si Padrona… tutto quello che vuoi!” Parole impastate ma chiare. Elisa non sa che vuole fare la sua Padrona ma non importa, si fida e sa che lei non andrebbe mai contro a quanto pattuito.
    Andrea guarda Marta e si avvicina al sedere della moglie, intenzionato a seguire le indicazioni silenziose che gli arrivano dalla donna.
    “Alza quel culo schiava… ora ti faccio rompere il culo, vedi di non smettere, di non mordermi e di non venire se non vuoi finire male.”
    Elisa fa quanto ordinatole, alza il sedere esponendolo a una figura immaginaria che lei ignora esserci davvero.
    Andrea davanti a se ha un corpo pieno di segni, un corpo che ha ricevuto una severa punizione, vorrebbe accarezzarlo, baciare ogni singolo segno ma sa che deve evitarlo. Dopo aver appoggiato il suo cazzo al sedere martoriato la prende dai fianchi e se la tira a se, con suo grande stupore entra senza tanta fatica, l’uomo è talmente dentro alla situazione che si lascia andare con naturalezza, non si limita nei movimenti, non pensa se sta facendo male o meno alla moglie perché si rende conto di essere un tutt’uno con lei. Quando lui entra Elisa si blocca di colpo dal leccare, si rende conto che la sua Padrona è appena andata contro gli accordi presi, la sta facendo scopare da un uomo e per un attimo ha l’istinto di dire la safeword ma al contrario ricomincia il suo lavoro di dare piacere, qualcosa le dice di fidarsi e di lasciarsi andare senza limitarsi.
    Subito il sentirsi piena da dietro le da la spinta a dare il suo meglio nel stimolare il piacere altrui, come voler donare il piacere che prova alla propria dominatrice, non essendo abituata a un doppio lavoro Elisa diminuisce il suo lavoro di bocca. Marta vedendo che Elisa non riesce più a concentrarsi sul darle piacere le ordina di guardarla in viso mentre lui le scopa il culo, tenendole la faccia verso di se la obbliga a non guardare chi c’è dietro di loro. “Ti piace puttana? Ti piace che ti rompano il culo?”
    “Mi piace che me lo rompano per Lei Padrona!”
    “Sei proprio una puttana…”
    Marta allungando una mano inizia a toccare e masturbare la propria schiava, la penetra e con velocità la stimola magistralmente. Elisa non riesce più a trattenersi, il doppio attacco al suo piacere è troppo per lei.
    “Padrona… ti prego… ti prego…. posso… posso venire?????”
    “Cosa vuoi fare?”
    “Ti pregoo…. Non ce la faccio più…”
    Una risata da presa in giro di Marta anticipa il suo consenso a godere. Elisa al “Si” si lascia andare e cede all’orgasmo, viene immediatamente sotto alla danza del cazzo in culo e al ditalino della sua Padrona, in poco tempo le sue gambe cedono e cade di peso sul letto stremata. Questo svuotamento fa si lei si renda conto di aver tradito la fiducia di suo marito per soddisfare il suo bisogno di essere schiava e scoppia in un pianto inconsolabile, non riesce a guardarsi introno, non riesce ad affrontare lo sguardo della sua Padrona per la vergogna.
    Senza che lei possa evitarlo si ritrova stretta tra due braccia piuttosto forti, due braccia maschili, quella sensazione di protezione, quel profumo d’amore la tranquillizzano all’istante, è sicura di aver riconosciuto quell’abbraccio, quell’odore di bagnoschiuma muschiato.
    “Andrea…. Ti amo!”
    “Anche io piccola… anche io ti amo!”
    Quando Elisa apre gli occhi per riaprirsi al mondo vede Marta che li sta guarda con dolcezza, rimanendo in disparte a seguire quello che succede, senza pensarci Elisa prende la mano della donna e la tira verso di se, cercando e ottenendo anche il suo abbraccio.
    Per la prima volta si sente completa, moglie e schiava amata.
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    Questa parte è veramente intensa, mi piace il tuo modo di far convivere una spiccata sensibilità alle parti più rudi che danno una grande vitalità al racconto.
     
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    Grazie ad entrambi per aver dedicato del tempo a leggere il racconto.
    Ovviamente mi fa piacere che sia di vostro gradimento.
     
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    Letto con piacere. Sai descrivere molto bene gli aspetti psicologici che regolano il rapporto tra padrone e schiavo. E come ha detto qualcuno, i veri padroni sono prima stati, e nell'intimo continuano ad esserlo, schiavi.
     
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    CITAZIONE (TwiceFly @ 2/5/2024, 04:48) 
    Letto con piacere. Sai descrivere molto bene gli aspetti psicologici che regolano il rapporto tra padrone e schiavo. E come ha detto qualcuno, i veri padroni sono prima stati, e nell'intimo continuano ad esserlo, schiavi.

    Grazie TwiceFly
    Opinione personale ovviamente: se sei stato slave prima di Padrone sai che sta provando la parte sottomessa e non lo immagini solo. Credo sia più facile creare un legame solido
     
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    Grazie sei molto sensibile.

    Dello Spank non so nulla. Mi attira solo la variante erotica, che precede ed accompagna il clistere

    Quanto al rapporto tra schiavo e padrone, finora ho imparato solo questo :

    Io padrone non sono crudele e non amo provocare dolore. Perché il dolore uccide la vergogna e l'umiliazione di essere posseduti , ma soprattutto impedisce che nella mente dello schiavo, si, lo chiamo così, si affollino mille pensieri, i suoi veri inflessibili padroni, i mostri del subconscio finalmente liberi di scatenarsi e di uccidere. A questi, e solo questi dovra' assoluta obbedienza, questa è la vera sudditanza. Catene eteree, fragili come le ali di una farfalla, che appaiono e scompaiono in un gioco di luci e ombre.
    Io, sono solo uno spettatore , guardo tutto questo stupito ed attonito, come fosse la prima volta.
     
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