Lacci & Sculacciate

Votes taken by Nena-

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    Per ora ho riletto solo il capitolo 1 , nei prossimi giorni rileggerò i prossimi capitoli
    bravo Gius
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    Gius e Civis siete in linea noto.
    bravi i miei amici...
    continuate a tirare fuori ispirazioni immagini e racconti, io vi leggerò volentieri

    Gius non ricordavo questo racconto ma mi piace un sacco.
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    La Rivoluzione francese sarebbe scoppiata di li' a poco, terrorizzando l'Europa aristocratica, borghese e timorata, ma perche' preoccuparsi? Cioe', perche' occuparsi in anticipo di una questione truce e sanguinosa come un violento sommovimento sociale? Le feste dei nobili, in quel periodo, erano splendide. L'amore, nei salotti, era argomento di intrighi persino crudeli, le vere passioni oggetto di scherno, al massimo di incuriosita dissezione patologica, come si fosse trattato di escrescenze tumorali. Ma, alla faccia di tanto ironizzare, la sessualita' extraconiugale trovava i suoi sfoghi nei modi piu' ovvi, come sempre. Nella sola Londra, e nel solo St. James' Park, dove i cancelli si chiudevano alle dieci di sera, Boswell calcolo' che piu' di 6.500 persone "note" si erano fatte fare copie delle chiavi abusando della propria autorita', si recavano a convegni clandestini, mercenari e non, dietro i cespugli. Bandite dai rapporti ufficializzati, le realizzazioni delle piu' curiose fantasie erotiche potevano avvenire con le prostitute, le amanti piu' disinibite, i giovanotti oziosi desiderosi solo di compiacere le loro dame. Chi abbia l'idea di un Settecento tutto trine e merletti, nei incollati, spiritosaggini e minuetti, contrapposto a un Ottocento sessualmente tanto piu' morboso quanto piu' sessuofobico, sara' sorpreso di apprendere che le piu' crudeli e perverse fustigazioni a scopo disciplinare appartengono a questo secolo illuminista e frivolo. Nel 1760 esce un opuscolo, firmato Rodez, destinato ad avere presto una vasta eco. Il titolo e' Memorie storiche sull'orbilianismo e sulle correzioni dei gesuiti, e l'argomento sono i supplizi inflitti da questi rigorosi insegnanti ai loro discepoli. Orbilianismo, smania di frustare i gli allievi; da Orbilius Plagosus, maestro di scuola terribile menzionato da Orazio, che sottoponeva implacabilmente i ragazzi alla cura dello staffile. Nell'opuscolo viene descritto dettagliatamente il sistema: in ogni collegio di gesuiti esisteva un padre correttore specialista in disciplina, che eseguiva le correzioni stabilite dai padri insegnanti. I trasgressori subivano la pena pubblicamente, curvati sopra un banco o su un inginocchiatoio. Non dovevano gridare pena la moltiplicazione dei colpi. Vi ricorda qualcosa? Le storie eccessive del grande anarchico Pichard, che ci e' naturale reputare irrealistiche. Certo, qualcuno si scagliava contro l'odioso sistema, ma un Voltaire sdegnato non poteva certo distruggere un'abitudine radicata nei secoli. Nel Medioevo la fustigazione potevano aspettarsela quasi tutti: discepoli, giovani, prostitute, donne in odor di magia e blasfemia, servi. Una delle piu' celebrate storie d'amore nasce con una punizione corporale sul fondoschiena. Si tratta del rapporto tra Abelardo ed Eloisa, che nei racconti popolari e nelle leggende tramandate dai cantori, ando' nel seguente modo.


    Abelardo, giovane e brillante studioso, un giorno ricevette la visita di un canonico che gli propose di occuparsi dell'educazione della nipote. Le lezioni cominciarono e il canonico, che vi assisteva, vedendo la ragazza svogliata consegno' ad Abelardo uno staffile, con queste parole: "Eccovi, per castigarla, se non impara facilmente. Siamo stati tutti fustigati da fanciulli ed e' giusto che essa pure lo sia. Cio' apre la mente e sveltisce il pensiero". Abelardo non avrebbe voluto ricorrere a quel mezzo, ma un giorno, mostrandosi Eloisa particolarmente disattenta, se la pose sulle ginocchia e procedette alla correzione. Da quella prima volta, le punizioni divennero sempre piu' frequenti, finche' lui non trovo' il coraggio di dire all'allieva che quel divino corpo doveva essere coperto non di staffilate bensi' di baci. L'effetto erotizzante della frusta sul fondoschiena era stato fatale. Nel Settecento, il costume non era poi molto cambiato. Una novita', o che almeno appare tale a noi che ripercorriamo queste storie parziali della sessualita' attraverso tracce, documenti, cronache e - inevitabilmente - impressioni, e' costituita da una progressiva consapevolezza femminile (limitata ad alcune specialissime donne, e' chiaro) di voglie e fantasie erotiche molto prossime a quelle correzioni che realmente ma non certo volontariamente venivano subite da larghe fasce della popolazione. Essere frustate sul sedere, ricevere gli stessi colpi degli schiavi e degli alunni indisciplinati con le cinque o sette strisce di cuoio attaccate al manico corto che costituivano lo staffile di uso domestico. Oppure, variante che probabilmente non ha alcun connotato sadomasochistico, essere sculacciate. La sculacciata della mano nuda sui glutei, dunque, sembra iniziare la sua vera storia - storia sociale, cioe', di pratica disciplinare e gioco erotico -, proprio adesso, nel Settecento. Non e' la sola, la citata Lady Montague, a vagheggiare un amante finto-burbero, ammirevolmente autorevole, paterno e patriarcale, che gliele dia sul popo'. Attenzione, non un uomo autoritario. Non ce n'e' bisogno, anzi, e' auspicabile in contrario. Perche' alla fine, in questo scenario della fantasia erotica femminile, e' la donna quella che si diverte di piu', il polo forte della coppia, colei intorno alla quale ruota il maschio protettivo, padrone fino a un certo punto, padrone perche' cose' vuole lei, padrone per il di lei diletto.
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    Zio rimbocchiamoci le maniche e facciamo di questo posto la casa per tanti utenti.
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    Mondyyyyyyy.... bravo che sei venuto... ti ho invitato o meglio costretto a venire subito... ora vediamo di aiutarmi a fare un bel gruppo
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    Civis conto su di te, conosco la tua bravura a tenere vivo il forum se ti impegni.
    Quindi impegantiiiiiii....
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    Vladddddddddd vieni vieni avanti che ti devo dire un paio di cosette
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    E’ un mese che non mi vedo a uno specchio oltre la faccia,
    è meno di un mese che sto tentando di migliorarmi,
    è un mese che lei è rientrata nella mia quotidianità,
    è un mese che di nuovo desidero conoscerla in carne ed ossa,
    è un mese che cerco di capire cosa voglio da questo rapporto.

    Un mese è composto da 30 giorni,
    un mese è centinaia di messaggi comparsi sul cellulare,
    un mese sono linguacce, simpatici battibecchi, confronti costruttivi che finisco tutti con un sorriso
    un mese è composto da tante parole importanti nascoste dietro a migliaia di parole futili
    un mese è composto da strada da percorrere per diventare meglio di prima.

    Edited by Nena- - 26/12/2019, 20:07
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    Domenica mattina, la voglia di dormire è tanta ma vado in palestra perché mi sono ripromessa che non ci sono scuse che tengano ma gli appuntamenti impostati sul cellulare come “Allenarsi!” non vanno ignorati.
    Oggi ho deciso dopo parecchio tempo di andare in piscina a nuotare, l’attività sportiva che mi aiuta più di tutto a ragionare, a rilassarmi, a sentirmi bene.
    Quando arrivo in palestra mi dirigo in spogliatoio per cambiarmi e buttarmi in piscina prima di ripensarci.
    Metto il costume e l’errore più grande che potevo fare l’ho fatto, mi sono spostata un metro verso destra per far spazio a un'altra donna che doveva aprire il suo armadietto, un metro che ha fatto si che davanti a me ci fosse l’odiatissimo specchio e mi sono guardata.
    A casa io non ho specchi se non quello per vedermi in faccia, non ci sono perché so che cosa mi fa provare vedermici riflessa dentro.
    Guardo la mia immagine riflessa, un’immagine in costume sportivo che dovrei conoscere ma che ogni volta mi spiazza, mi rabbuia, mi stupisco ancora come io possa non sapere cosa vedrò se mi specchio.
    Rimango li zitta con gli occhi spenti davanti alla mia copia, davanti a ciò che non avrei dovuto o voluto vedere. Quando la donna finisce e mi ringrazia per averle dato lo spazio per tirare fuori ciò che le serviva mi riprendo dai miei pensieri e mi rivesto senza allenarmi, metto via tutto e torno alla macchina.
    Accendo la macchina e in quel momento mi domando che sto facendo, mi domando quanto cretina sono, come se nessuno mi avesse mai visto in costume prima d’ora e come se io non mi fossi già vista così.
    Mi sento persa, mi sento sconfitta e vorrei solo sprofondare, vorrei trovare il modo di reagire ma non ci riesco. Parlo con lui che per fortuna mi telefona per interrompere il mio sentirmi un fallimento, parliamo a lungo ma lui non mi sa aiutare, a lui piaccio così e non vede il motivo per cui voglia essere diversa. Non capisce che per me è importante e così la butta in vacca.
    Mentre parlo in vivavoce girovago in macchina perché non so esattamente che voglio fare, non so esattamente che cosa mi serve in questo momento.
    Quando metto giù l’istinto è chiamare lei che mi aiuta in questi momenti, mi ha convinto che solo io posso cambiare se voglio, mi ha aiutato a capire come affrontare questo mio obiettivo di miglioramento ed è sempre pronta a un consiglio, anche quando non è in formissima lei c’è.
    Non la chiamo come sempre, io non la chiamo mai alla fine, “Chiamarla per dirle cosa?” mi rimprovero sempre da sola e così mi dirigo verso casa. Ho fatto la mia scelta, rinchiudermi nella stanza dell’ozio, mi sdraio sul letto, mi nascondo sotto il piumone e penso penso penso….
    Le ore volano e io non riesco a reagire, vorrei prendere la macchina e andare da lei, vorrei suonarle il campanello e non dirle nulla ma lasciare che sia lei a capire che qualcosa non va, che sia lei a sciogliere i nodi del mio cervello, sia lei a farmi capire che cosa mi succede perché io non lo so.
    Quando mi sento così cerco le mani di lei e non di lui perché la differenza tra i due è netta. Lui me le suona per il solo piacere erotico di entrambi mentre lei me le suona per entrare nella mia testa, sono motivi per raggiungere un neurone preciso del mio cervello, un neurone che ogni volta potrebbe essere diverso dal precedente ma l’oggetto principale è sempre quello, il mio cervello a volte bacato.
    Con lui mi sento amata, apprezzata, strano a dirsi ma a volte mi sento pure bella, proprio per quello vorrei migliorarmi perché non vorrei sentirmici solo quando lui è con me.
    Con lei mi sento piacevolmente cretina, liberamente stupida, non mi interessa il mio fisico con lei perché quello che mi importa è il parlare, confidare, capire, ragionare.
    Non posso andare da lei e così rimango qui sotto le coperte, con il cellulare in mano e un messaggio appena inviato, inviato d’istinto senza ragionare. Un messaggio brevissimo “Mi manchi!”
    Tanti pensieri ci stanno dietro a quelle due parole, tanti significati che sono certa lei capirà.

    Edited by Nena- - 24/12/2019, 00:23
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    Il clistere o enteroclisma e peretta è una pratica volta a liberare l'ultimo tratto dell'intestino e nel mondo spanking è una pratica per far sentire la paziente punita non a suo agio, costretta a trattenere il proprio istinto di liberarsi.

    In base alla gravità della punizione la figura dominante decide la quantità di liquido da somministrare e con essa anche il mezzo di somministrazione.

    Peretta: L'attrezzo per praticarlo è costituito da un contenitore in gomma a forma di pera, terminante con un beccuccio da introdurre nell'ano, per evitare lesioni durante l'inserimento, viene lubrificato il beccuccio e il punto di introduzione.

    Clistere\Enteroclisma: L'attrezzo è costituito da un contenitore a forma di sacca, provvisto di un rubinetto collegato ad un tubicino flessibile lungo abbastanza per raggiungere il paziente sdraiato e termina con una cannula rigida. La sacca viene posizionata più in alto rispetto al corpo; introdotta la cannula e aperto il rubinetto, il liquido fluisce nell'intestino per effetto della forza di gravità, con una velocità dipendente dall'altezza della sacca.

    Siringa di vetro: nella medicina questo attrezzo non è utilizzato ma nel mondo spanking e video erotici questo strumento è molto ricorrente. Si tratta di una siringa di diverse dimensioni che va da 200ml a un litro che finisce con un beccuccio sempre di vetro che viene inserito nel retto prima di premere lo stantuffo.

    Il liquido da introdurre può essere acqua tiepida mista a olio o soluzioni lassative.

    Le posizioni in cui è consigliabile somministrare tali pratiche sono:
    - sdraiata su un fianco
    - inginocchiarsi sul pavimento sopra un asciugamano, portando in basso la testa
    - su lettino appositamente creato per questa pratica con un buco al centro per permettere alla pancia di espandersi

    Nella pratica erotica il dominante decide per uno o l'altro strumento in base allo scopo che vuole raggiungere e in base ai gusti propri e della propria paziente. La quantità viene decisa in base a quanta difficoltà di trattenerlo si vuole creare paziente, più liquido si inserisce e più crampi e difficoltà di trattenere si otterrà. A volte si associa questa pratica con l'utilizzo di plug per bloccare la possibilità alla pazienza di evacuare senza controllo.
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    Di solito i primi e più frequenti eventi di medical a cui una sottomessa viene sottoposta sono :
    - la misurazione della temperatura con termometro anale
    In questa pratica il dominante usa la vergogna che la paziente prova durante l'inserimento del termometro sapendo che potrebbe provarla in maniera meno invasiva.

    - somministrazione di supposte
    In questa pratica il dominante per amplificare il disagio della paziente unge il punto d'ingresso e l'interno dell'ano con il proprio dito rivestito da guanto di gomma. La supposta per eccellenza è quella di glicerina che crea alla paziente la necessità di evacuare in tempi stretti, obbligando la paziente a trattenerla aumenta l'effetto punitivo che le si vuole infliggere.

    Per questo tipo di pratiche non è necessaria conoscenza medica da parte del dominante e non crea alla paziente rischi.
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    Con il termine "Medical" ci si riferisce a tutte le pratiche che simulano attività mediche di basso livello di difficoltà.
    Le attività vanno dalla simulazione di visite mediche, alla somministrazione di clisteri, ai controlli di verginità, per arrivare al “medical correttivo” che si fonde con l'aspetto spanking.
    In questa sfaccettatura punitiva ci si trova sempre davanti alle due figure il "dottore" o simile e il "paziente", quest'ultimo è in una situazione di sottomissione, costretto a subire controlli ed esplorazioni ed eventuali cure che gli vengono prescritti.
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    Il figging è una pratica erotica che consiste nell' inserire nell'ano una radice di zenzero allo scopo di provocare bruciore. L'attivo dello zenzero infatti,il gingerolo ,irrita le mucose, senza però comportare il rischio di causare danni permanenti.
    Come punizione ha origini antichissime : sembra che fosse usata già da Greci e Romani per punire gli schiavi ,ma deve il suo successo soprattutto all'epoca vittoriana in cui si diffuse come mezzo correttivo in riformatori e carceri femminili insieme alle sculacciate .
    La radice per essere usata va lavata,pelata ed intagliata come fosse un buttp lug con un comune coltello. Più lo zenzero è fresco maggiore sarà la sensazione di bruciore,ma si può comunque intensificarla lasciando la radice a mollo in acqua fredda. La sensazione di bruciore maggiore è concentrata tra i due ed i cinque minuti dopo l'inserimento,per andare ad affievolirsi mano a mano fino a circa 20 minuti, in punizioni più lunghe quello che causa fastidio è lo sfregamento su una parte irritata. Poiché si usa senza lubrificanti che ne attutirebbero l'effetto è consigliata una certa delicatezza nell' inserzione.

    Curiosità : il figging è usato anche in ippica. Soprattutto in passato si tentava di dissimulare l'età dei cavalli in questo modo perché il gingerolo stimolava le reazioni nervose tipiche degli esemplari più giovani
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    La spazzola è uno degli strumenti più apprezzati in assoluto nello spanking, in particolare dagli amanti della disciplina domestica: come resistere al fascino di uno strumento per la cura di sé che diventa foriero di un altro tipo di cura? Facile ed intuitiva da usare, la spazzola presenta numerosi vantaggi: è molto semplice da reperire (chi non ha una spazzola in casa?), può essere usata praticamente in ogni posizione e può essere trasportata in modo molto agevole. È uno strumento di impatto i cui effetti però cambiano molto a seconda del materiale (legno, balsa, plastica leggera, plastica piena,gomma, bambù), permettendo di spaziare molto e sperimentare.
    Rientrano infine nelle spazzole anche quelle da bucato e da abiti che essendo generalmente di legno pieno sono molto incisive.
    Curiosità: alcuni amano sensibilizzare il sedere della spankee strofinandolo tra una sculacciata e l'altra con le setole della spazzola: questo stimola la circolazione aumentando la sensibilità e, soprattutto in caso di una spazzola con le setole morbide, è molto efficace come preparazione alla punizione.
    (Spiegazione di Alterelle)

    Edited by Nena- - 22/12/2019, 20:41
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    Il belting è la sculacciata data con la cintura. Particolarmente apprezzata sia nel contesto erotico che disciplinare (cosa c'è di più erotico di un uomo intento a sfilarsi la cinta per sculacciare?), la cinta è in realtà uno degli strumenti che richiede più pratica per essere usata al meglio, perché è difficile indirizzare precisamente il colpo. Per questo motivo, spesso, si preferisce far fare un giro alla parte con la fibbia all'interno della mano e ripiegarla su se stessa. Si può ovviamente anche sfruttarne la lunghezza causando un impatto più simile alla frustata che alla sculacciata, basta porsi alla giusta distanza. Non è particolarmente indicata per l'otk neanche piegata (a meno che lo spanker abbia braccia lunghe e sia molto bravo).
    Per quello che riguarda i tipi di cintura e le indicazioni sui materiali, in genere le cinte classiche da uomo restano le migliori come effetto e maneggevolezza: anche se quelle da jeans e casual possono sembrare più rigide e pesanti è proprio la morbidezza del cuoio o della pelle a dare al colpo la giusta aerodinamica, motivo per cui in genere le cinte usate fanno più male delle nuove. Per quello che riguarda invece gli effetti, l'intensità del dolore dipende molto da come viene usata,ma si pone a metà tra uno strumento di impatto ed uno di striscio: la sensazione di bruciore si propaga uno/due secondi dopo l'impatto ma è molto persistente.
1040 replies since 16/12/2019
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