Lacci & Sculacciate

Votes taken by Danhang

  1. .

    Capitolo 28


    Non si preoccupava minimamente di nascondere quello che stava facendo.
    Con la sinistra manipolava le chiappe di Eloisa e con la destra si accarezzava il clitoride. Aveva una grande voglia di essere penetrata. Aveva socchiuso gli occhi, rapita dalle sensazioni. Respirava forte, ad un certo punto mise a fuoco una delle bocce di ottone della spalliera. Folgorata da un pensiero perverso, girò su sé stessa e con un guizzo la raggiunse.
    Incurante degli occhi inebetiti di Eloisa che la fissavano, la svitò freneticamente. Gli occhi di Eloisa schizzarono fuori dalle orbite, quando la videro tirare lo spago, ed estrarre il fuso d’avorio.

    - Reverendaaa! Cosa mi volete fare?
    - Taci stupida! Mica penserai che è per te.

    Si sciolse il panno di lino, si rimise di schiena alla pediera e la riabbraccio fianco contro fianco. Pelle nuda contro pelle nuda. Le chiappe di Eloisa erano rilassate, ma il mazzetto di spine resisteva ancora imperterrito tra il solco.
    Riprese da dove aveva lasciato. Con la sinistra accarezzava le chiappe attenta a non pungersi e con la destra, con pochi gesti collaudati, si infilò il fuso nella vagina.
    Chiuse gli occhi e riprese la sinfonia da dove l’aveva lasciata. Come un maestro di musica navigato, diresse l’orchestra. La pelle liscia delle chiappe di quella ragazza, le trasmettevano un brivido che le arrivava al midollo spinale. Ogni tanto aveva bisogno di sentirla gridare e allora stringeva un po’ dava qualche colpo con il fuso d’avorio … poi la lasciava, aspettava, dava qualche colpo alla sua vagina, poi stringeva un po’ per farla gridare … poi la lasciava. Le sensazioni del ventre intanto, stavano diventando un fiume in piena. Sempre con gli occhi chiusi si concentrò su quel coso duro che manipolava in sintonia con i lamenti della ragazza.
    Man mano che il respiro si faceva più affannoso, gli strilli di Eloisa aumentavano fino a diventare un unico grido continuo, che si fuse all’unisono con il suo, quando raggiunse l’orgasmo. Gridarono tutte e due insieme, ma per motivi opposti.
    Mentre si stava decongestionando si rese conto che forse, per due biscottini, la penitenza era un po’ esagerata, ma egoisticamente quello che aveva appena vissuto non aveva prezzo.
    L’avrebbe liberata, avrebbe rinunciato al pensiero di tenerla tutto il giorno in castigo, con il culo a sua disposizione. Senti pulsare la mano sinistra.
    Si era punta aveva almeno una spina nell’indice e anche nel medio. Percepì una goccia fredda colarle lungo la coscia destra. Aveva lasciato ancora il fuso dentro
    Si poteva bastare, forse l’avrebbe liberata. Alla fin fine era un buon compromesso.
    Certo però avere il culo di Eloisa a disposizione per tutto il giorno …



    Guglielmo non aspettò di sentire la fine del decimo atto di dolore.
    A dire la verità non aspettò nemmeno la fine del nono.
    Kiun Mi Liì non gli dava nessuna garanzia, avrebbe fatto quello che la baronessa le avesse ordinato. Era quasi certo che la baronessa, una volta che lui fosse uscito, avrebbe interrotto la penitenza, ma si era stancato ed aveva altro da fare.
    Scese direttamente nelle scuderie.
    Girò un po’ a vuoto prima di incontrare di nuovo don Fernando.

    - Allora padre l’avete trovata?
    - Chi?
    - Mia madre l’avete trovata?
    - Ah si! Si abbiamo avuto un colloquio molto intenso.
    - Bene a volte sparisce e neanche io riesco a trovarla … venite vi ho fatto preparare Furia. Eccola! Non è una bellezza?

    Si avvicinò alla cavalla e accarezzandole il muso si lasciò annusare.

    - È meravigliosa … è davvero stupenda!
    - Avete qualcuno che se ne occupi in convento? Vi serve uno stalliere?
    - Uno stalliere in convento? Meglio di no!
    - Di sicuro il posto lo avete, anche il castello aveva le scuderie.
    - Grazie non vi preoccupate, me ne occuperò io stesso grazie.

    Si sbottonò la tonaca fino alla vita, poi con un gesto fluido, salì in groppa. Non era certo un novellino.

    - Tra le cose da fare, per quella cosa che dobbiamo fare, c’è anche da trovare un vestito da donna per …
    - Ci ho già pensato padre. Mia moglie ne ha talmente tanti che neanche se ne accorgerà. Un vestito sobrio e poco appariscente della misura giusta. L’ho già messo da parte.
    - Siete un ragazzo saggio e perspicace, sono sicuro che sarete un buon signore per questa gente, quando vostra madre vi lascerà governare.
    - Grazie padre ho quasi vent’anni ormai sono un uomo.
    - A proposito ha partorito vostra moglie?
    - No padre, le manca ancora qualche settimana, ma non vi preoccupate, voi sarete il primo che inviterò alla festa che terremo. Vi accompagno fuori.

    Prese i finimenti di Furia, poco sopra il morso e li accompagnò fino all’uscita della scuderia.

    Certo con la cavalcatura era tutta un’altra storia. Arrivò al lazzaretto in poco meno di mezz’ora.

    La trovò subito con quella sua stazza giunonica era impossibile non vederla.

    - Buon giorno padre!
    - Buon giorno suor Anna!
    - Sono molto contenta che qualcuno si prenda cura della sorte di Nannarella. Ha dovuto lottare da sola per tutta la vita e sono contento che almeno negli ultimi giorni, qualcuno si preoccupi e si prenda cura di lei.

    Guglielmo rimase muto imbarazzato ma poi le vennero le parole giuste.

    - È per riparare ad un torto sorella.
    - È sempre cosa buona e giusta, porre riparo ai torti commessi. Non è mai troppo tardi!
    - Come sta madre?
    - Purtroppo non c’è più niente da fare … ormai è questione di giorni si sta spegnendo come una candela. Sia fatta la volontà di Dio.
    - Sia fatta la sua volontà!
    - Ho apprezzato moltissimo gli aiuti che ci avete mandato … ne avevamo davvero bisogno …
    - Gli aiuti?
    - Ma siii è venuto il vostro incaricato a portarmi un piccione viaggiatore … ovviamente lo libererò subito, speriamo il più tardi possibile, non appena nostro signore l’accoglierà in cielo. Grazie padre! Grazie per le coperte le lenzuola e le provvigioni … davvero grazie, ne avevamo bisogno.

    Guglielmo riuscì a malapena a mascherare la sua sorpresa.
    Doveva essere stato Fernando o forse Giacomo ad ogni modo quei giovani gli piacevano. Anche se non gli avevano detto niente, era felice di aiutarli.

    - Vi do un’altra buona notizia. Riceverete tutti i mesi una donazione anche da parte mia. Inoltre intercederò anche sulla Baronessa affinché vi aumenti la decima.
    - Grazie padre Il signore ve ne renderà merito.

    Ritornò al convento che era passato da poco mezzogiorno attorno all’ora settima. Andò direttamente da Attila.

    - Buon giorno padre che meraviglia che avete …
    - Me l’ha prestata la baronessa … potete occuparvene per favore?
    - Con grande piacere è il lavoro che ho sempre fatto e che mi piace di più.
    - Adesso ho alcune cose da fare poi tornerò e le troverò una sistemazione nel convento.
    - Non vi preoccupate so già io cosa fare. Voi occupatevi delle vostre incombenze … è meravigliosa … è davvero un a bellezza.

    Entrò in convento senza suonare adoperando le sue chiavi e si diresse subito verso la mensa sperava di trovare ancora qualcosa da mangiare.
    Mangiò un minestrone di verdure e poi si diresse verso lo studio che la badessa adoperava a mo’ di ufficio. Era aperto, ma lei non c’era. Si diresse verso i dormitori. La cella della badessa era la prima del corridoio. Si avvicinò e sentì che non era sola, infatti dalla cella provenivano più voci. Fece per bussare, ma poi sentendo i toni delle voci si incuriosì, ed allungò l’orecchio.
    Qualcuna piagnucolava e si lamentava. Riconobbe la voce della badessa che la redarguiva con tono severo. Era evidente che la stava ammonendo.
    Pensò subito ad una punizione, allungò di più l’orecchio, ma non sentì partire nessun colpo. Aspettò qualche secondo … no non era una punizione o forse aveva già finito.
    Piano piano, cercando di non far rumore, spinse lentamente la porta, che si aprì di una spanna senza fare il minimo rumore.

    - Ma … davvero mi volete tenere qui tutto il giorno? Vi progooo per favoreee non resisto più!
    - Fai silenzio ancora non ho deciso. Finiscila! O vengo lì e ti stringo le chiappe!

    Aprì la porta di un’altra spanna e poi fece capolino senza far rumore.

    La prima ad entrare nel suo campo visivo fu la badessa che quasi nuda, era seduta al tavolo. Indossava solo la cuffia e le calze nere, ed era concentrata a togliersi con uno spillo qualcosa dal dito della mano. La visione di quei fianchi nudi senza i mutandoni, gli provocò subito un guizzo a livello dei testicoli.

    - Mi fa maleee !
    - È una punizione se non ti facesse male che castigo sarebbe?
    - Si ma … ohhh ma …
    - Finiscila biscottino… o vengo li e ti spremo come un limone.

    Si sporse ancora un po’ e ai piedi del letto comparve un culo bellissimo completamente nudo. Non si vedeva chi era il biscottino, perché era chinata altre la sponda del letto, ma dalla voce la riconobbe subito, era suor Eloisa.
    D’altro canto, solo lei poteva essere. Solo lei possedeva un culo di tale perfezione. Ebbe un’erezione immediata.

    Si ritirò facendo un passo indietro, poi con un gesto unico, bussò alla porta e la spalancò entrando.

    La badessa fece letteralmente un salto, con uno scatto si alzò in piedi, poi resasi conto dell’abbigliamento, si risedette cercando di coprirsi il più possibile.

    - Ma che diamine … ma non si bussa?
    - Ho bussato.
    - Ma … come … maledizione …

    Si zittì subito si rese conto di non poter giustificare niente.

    - Voi … cosa … cosa ci fate qui?
    - Ancora non vi siete abituata alla mia presenza eh!
    - Se è per questo! Non mi abituerò mai alla vostra ingombrante presenza.

    Allungò la mano per prendere il camicione che aveva lasciato cadere in terra.

    - Ferma! State ferma! Non siete autorizzata a vestirvi. Spiegatemi cosa state facendo.
    - Lasciatemi vestire …
    - No! Non siete autorizzata. Cosa stavate facendo?
    - L’ho sorpresa a rubare in mensa e l’ho punita. Se non mi sbaglio eravamo rimasti d’accordo che potevo farlo …
    - Si ma dietro mia autorizzazione …
    - Questo punto non era affatto chiaro, voi avevate detto …
    - Beh lo chiariamo subito. Voi siete autorizzata a punire tutte le vostre sottoposte, ma prima mi dovete avvertire.
    - Beh Non era chiaro.
    - Che sia l’ultima volta … e perché vi siete spogliata?
    - Devo proprio rispondervi? A voi? a voi che vi siete spogliato ogni volta?
    - Touché
    - Siete voi che avete sciolto la bestia. Siete voi che avete riesumato i nostri istinti.
    - Touché di nuovo reverenda … mi dichiaro sconfitto.

    In piena erezione Guglielmo intanto si era, per morbosità, avvicinato a Eloisa. Si accorse dei legami e della singolarità della punizione.

    - Cosa le volevate fare? Raccontatemi tutto.
    - Siccome è una recidiva, volevo prolungarle la punizione per tutto il giorno e tenerla qui a disposizione … allora ho pensato alla corona di spine.
    - A disposizione dei vostri capricci?
    - Anche, ma se lo merita.
    - Vedo che l’avete anche sculacciata …
    - Anche … ma è colpa sua non obbedisce!
    - Interessante! Fatemi vedere come fate.
    - Stringi le chiappe!
    - Ooohhh signora ancoraaa…
    - Avanti stringi le chiappe.

    Questa volta, forse anche per la presenza terrorizzante dell’uomo, strillando come un’oca, riuscì ad obbedire e a stringere le natiche attorno al mazzolino di spine.

    - Però è brava ha obbedito.
    - È la prima volta … sta barando, con me non ha mai obbedito.
    - E voi allora cosa facevate?

    Senza dire niente, si alzò dalla sedia, si avvicinò ad Eloisa e con forza le premette le natiche facendogliele serrare attorno alle spine.

    - Bastaaaa pietaaaa bastaaaa …
    - Ma tutto il giorno non è un po’ troppo?
    - Ma io mica sono sempre qua! Sono rientrata da poco per togliermi una spina che mi faceva male sul dito.
    - E vi siete spogliata.
    - È bello entrare e trovare un bel culo che ti aspetta. Volevo approfittarne un po’.
    - In effetti deve essere proprio bello. Posso sculacciarla un po’ anche io?
    - Perché me lo chiedete? Adesso siete voi che comandate.
    - Beh è la vostra punizione mi sembra educato domandarvelo.
    - Naturalmente si. Fatele quel che vi pare.

    Eccitato si avvicinò al culo di Eloisa si accucciò davanti e come se stesse indagando su un meccanismo prese le chiappe e le spinse lentamente a chiudersi. Ovviamente Eloisa non smetteva di gridare soprattutto quando faceva su e giù in maniera asimmetrica.

    - Bello bellissimo, … ma io preferisco il classico.

    Con due dita estrasse il mazzetto di rovi dalla fessura e lo gettò a terra, poi si mise di fianco e cominciò a sculacciarla a mano piena.

    - Io sono un tradizionalista preferisco sentire il suono dei colpi.

    Si concentrò a finire di arrossare quelle natiche impertinenti che sobbalzavano sotto le sue sculacciate.

  2. .
    Ragazzi però che state dicendo?
    si tratta della collana delle " ortiche bianche" la più famosa collana di Spanking del '900
    gli originali sono in francese e ormai sono dei classici
    è come se parlassimo dei " promessi sposi" o di " Madame Bovary"

    P.S.ne ho a centinaia nel mio archivio

    Edited by Danhang - 23/4/2024, 17:34
  3. .
    lancio un idea
    perché non organizzare una "casella postale" dove chiunque può postare uno scritto che deve essere

    a) rigorosamente sotto forma di lettera.
    b) avere come argomento obbligatorio lo spanking ed i suoi contorni.
  4. .
    Gius "inopportuno sfioramento" ma che stai a dì ?
    O madonna santa ...
  5. .
    herouard02


    herouard03


    herouard04


    herouard05


    herouard06


    herouard07
  6. .
    se volete io posso postarle queste illustrazioni,
  7. .
    Io lo conoscevo solo tramite i suoi post e i suoi racconti, però avevo dedotto che ci somigliavamo anche nella vita reale.
    da qualche parte ho visto anche una sua fotografia. Adesso lo identifico alla piovra furba che sculaccia la pesciolina nella Gif del titolo.
    é una notizia che mi ha riempito di tristezza.

    Ciao Zonker ( io per ragioni anagrafiche non posso chiamarti Zio)
    Ciao Zonker
  8. .
    Non è sopravvissuta fino ai nostri tempi , ma ho la prova che ce ne era almeno una attribuita al grande Fidia! eccola ne ho le prove.

    statue-17085962114176

    :laugh: :laugh:
  9. .
    volete un altro esempio?

    prendiamo un quadro affollato come questo. ma dove lo trovi lo spazio? e poi sono tutti fermi

    Alma_Tadema_Catullus_at_Lesbia-s


    certo che la perverzione mentale è tanta eh!

    chinata-sul-tavolo




  10. .

    Ricapitolando mi sembra di poter trarre queste conclusionbi.

    al momento il motore di questo gioco ( Black Humor) è in ospedale e quindi dobbiamo avere un po' di pazienza.

    l'orientamento preincipale è quello di trattare le punizioni come immedesimazione nel gioco di ruolo e trascurare per il momento le punizioni vere tipo far scrivere cento volte una frase.
    Ora affinche queste punizioni abbiano un senso è necessario chiarire alcuni punti.

    Dato che avviene tutto on line il,bratteggio deve essere limitato al minimno indispensabile.
    gli ordini vanno accettatei ed eseguiti.
    questo perchè se uno/a non obbedisce salta tutto il mood. non è necessario postare proprie foto, ma chi è disposto può farlo senza problemi.
    ditemi cosa ne pensate

  11. .
    CITAZIONE (Ag-uzzo @ 28/1/2024, 19:24) 
    cos'è il corner time ?

    letteralmente in inglese significa il tempo dell'angolo, e praticamente sarebbe quello che in italiano traduciamo come mandare in castigo nell'angolo.
    cioè questo


    tumblr_l1rjuz5qwI1qzaoi0o1_500

    Edited by Danhang - 1/2/2024, 08:11
  12. .
    Oedhen BlackHumor Nena-
    CITAZIONE
    A mio parere c'è solo un modo per sbloccare questa situazione stabilire ( magari insieme studenti e professori) subito le punizioni.
    come e quali ... la disposizione di chi le subisce e i limiti che ognuno mette ... se non si risolve questo ampasse non ne usciamo più

    CITAZIONE (Oedhen @ 25/1/2024, 16:32) 
    Propongo di creare una discussione su questo argomento, ma NON in questa aula, in modo tale da dargli un titolo e che chiunque la possa rintracciare senza fatica

    io sono d'accordo e secondo me il luogo deputato è l'aula magna

    se Black si rimette direi di convocare una specie di assemblea plenaria tra tutti i giocatori
  13. .
    CITAZIONE (DueAnime @ 25/1/2024, 15:01) 
    Io rispondo la stessa cosa che a Doc. Sono cose veramente interessanti. Capiamo il vostro lavoro. Ma se devo entrare a dire due minuti presente mi pare na sciocchezza. Vorrei poter giocare quando posso giocare proprio, vorrei se possibile che si tornasse alla leggerezza iniziale e si tenesse presente che tipo di forum eh.
    Anche relativamente al modo in cui si agisce. Se sono assente e mi dai una nota,un richiamo, un castigo o bon qualunque cosa riguardi il gioco sono disponibile. Se devo dare spunti che non riguardano la lezione , perché siete fantastici e chiari ed interessanti ci sto. Se devo continuare ogni tot a dire scusate sto più bloccata con lavoro, prole , cazzi personali no , non partecipo più. Poi lo capisco che ci state mettendo tanto impegno ed io rileggo tutto,ma ampliate gli spazi dedicati al gioco o non si riesce a giocare. Magari aprite una lezione al mese e resta quella aperta ,la cosa carina anche per me è lo scambio

    A mio parere c'è solo un modo per sbloccare questa situazione stabilire ( magari insieme studenti e professori) subito le punizioni.
    come e quali ... la disposizione di chi le subisce e i limiti che ognuno mette ... se non si risolve questo ampasse non ne usciamo più
  14. .
    Per quanto riguarda le immagini storiche ve ne propongo due che hanno una analogia strana

    phoca_thumb_l_ecoliere-660x496

    e questa è l'altra

    nr09teacher
  15. .
    La SATURAZIONE

    si intende la intensità e la purezza della luce posseduta da quel colore. Ogni colore avrà una sua frequenza o uno spettro di frequenze che lo caratterizzano. la massima saturazione si ha nei colori primari e nei laser dove la frequenza è unica.

    La conseguenza di questo ragiuonamento è che ogni volta che mescoliamo il colore ne alteriamo la saturazione.



    questa la metto perchè mi piace
    Colorati



    La LUMINOSITA'

    E' la quantità di luce posseduta dal colore e cambia se noi aggiungiamo il bianco o il nero.
    quindi è anche un parametro che mi indica la quantità di bianco o di nero posseduta dal colore in questione


    ruota-dei-colori-cerchio-di-Itten-1
333 replies since 26/6/2021
.