Lacci & Sculacciate

Votes taken by Chia Dis81

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    Fantastico!! 🤩🤤
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    Nena, volevo prima rispondesse qualcun’altro… eccheccax
    1) Non ho mai sperimentato un tipo di dominazione che includesse questo… ora, lo farei? Probabilmente sì, se fosse un Suo volere, potrebbe essere un modo per aiutarmi a esprimere i miei desideri, le mie sensazioni etc.
    2) indubbiamente in modo digitale… a mano ho già detto che lascerei tracce che non voglio lasciare e poi troppo romanticismo non voglio che ci sia
    3) assolutamente senza di me, non mi piacerebbe sentirmi “vulnerabile” in quel modo, in altri ovviamente sì
    5) non li cancellerei/distruggerei e se richiesti li condividerei (di certo non li toglierei a me per darli all’ipotetica lei, visto che sono cose mie)
    6) se tutto ciò si potesse evitare vivrei benissimo… lo trovo anche mmmmoooolto inutile/superfluo 😇
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    Non ho nulla contro le pro, nemmeno soldi da dar loro comunque.
    Esperienze dirette no, ma conosco proDomme che si scelgono il loro slave personale e poi praticano comunque a pagamento con i clienti.
    Non ne faccio una questione di sentimenti/blabla e altro, il romanticismo è altrove… tipo nei film.
    Sono contento per chi può avere ciò che vuole, in un modo o nell’altro
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    Raramente parto da una condizione di non nudità… e di solito mi viene ordinato di spogliarmi, non lo fa qualcun’altro per me 😅
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    Devo confermare che non c’è e non ci può essere vanilla che tenga per quanto mi riguarda… gli impegni possono tenermi a freno per un po’ di tempo dal vivere rapporti o la scena, ma ci torno… e ci tornerò.
    Quindi natura, non passatempo, svago o divertimento, un qualcosa che ha cambiato il mio modo di progettare, di vedermi nel futuro.
    E tutto questo non lo vedo affatto come un problema… anzi, è un ritrovarmi, consapevole di aver fatto degli errori in passato per aver pensato che si potesse rinunciare alla propria natura, fuggire da essa
  7. .
    CITAZIONE (Doctordrummer @ 17/1/2024, 12:38) 
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    Chi descrive cosa sta succedendo ai tessuti di questa monella?

    Rottura dei capillari nella zona del sit spot?

    Edited by Chia Dis81 - 17/1/2024, 16:37
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    Buongiorno, 🤔🤔 penso a queste domande
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    Penso che l’idea di essere strani accarezzi qualunque persona con dei kink, almeno all’inizio. A maggior ragione forse i Dd e lg.
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    Ma i zozzi sì, ma senza l’apparato riproduttore…
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    Dopo la cena da amici rincasarono. Una notte di freddo pungente, ma cosa aspettarsi di diverso? Era pur sempre la vigilia di Natale.
    Chiusa la porta dell’ingresso c’era l’albero di Natale ad attenderli, che avevano lasciato acceso, con alcuni pacchetti alla sua base. Si tolsero i cappotti e rimasero in piedi vicino all’albero, per ristabilire la loro intimità dopo quell’appuntamento “social”.
    Lei gli mise le braccia sulle spalle, abbracciandolo… lui le posò le mani sui fianchi: “Uff, finalmente a casa” disse lei. E l’aiutò a togliere il pesante maglione e la camicia, godendosi la vista di lui a torso nudo.
    Dopo qualche istante si abbassò e prese una scatolina nera di forma quadrata da sotto l’albero, con sopra un bel fiocco rosso. La porse a lui sorridendo e dicendogli: “Ecco a te, amore, Buon Natale”
    “Per me? Grazieee” rispose lui e si apprestò ad aprire il regalo appena ricevuto.
    Tolto il nastro rosso, aprì la scatolina e vide una bella cinta nera da uomo di cuoio nero, ben arrotolata, che risaltava sul fondo bianco della scatola. Non aveva grandi aspettative su cosa avrebbe ricevuto, ma la sua espressione non nascondeva una certa delusione: “Uh, grazie…una cinta” disse con tono sarcastico.
    “Che c’è, non ti piace?” Chiese lei, prendendo la scatola con una mano. Mise l’altra mano tra i capelli di lui, accarezzandoli, per poi passare sulla spalla e iniziando a spingere sulla spalla di lui, accompagnandolo nell’abbassarsi fino a farlo inginocchiare. Lui non oppose grande resistenza, da quella posizione si godeva le forme del corpo di lei fasciato da quel tubino nero che le stava così bene.
    “Ma nooo, è che…” provò a dire lui, ma lei lo interruppe con un: “Oooh, bravo, così” disse lei; estrasse la cinta dalla scatola ed il cartoncino bianco che a lui sembrò essere il fondo della scatola.
    Fece un giro con la cinta attorno al collo di lui e passò un capo della cinta dentro la fibbia cromata, creando un perfetto guinzaglio, poi disse: “Su, andiamo”.
    A lui la situazione stava iniziando a piacere e la seguì a 4 zampe sorridendo e guardandola dal basso camminare, mentre veniva delicatamente tirato da quel guinzaglio saldamente tenuto nella mano di lei.
    Arrivarono in camera, al fondo del letto e lei lo aiutò a salire sul letto, dicendo: “Resta così, a 4 zampe”. Lui non capiva dove lei volesse andare, ma ubbidì. Lei si avvicinò al comodino e dal primo cassetto tirò fuori un paio di manette luccicanti; lui pensò che la cosa si stesse facendo sempre più interessante.
    Tornò alle sue spalle, poggiò l’estremità del “guinzaglio” sul letto, prese un polso di lui e portandolo dietro la sua schiena lo ammanettò; poi accompagnò la sua testa sul letto e fece lo stesso con l’altro polso. Lui ora si trovava in ginocchio sul letto, con la testa poggiata sul materasso e le mani ammanettate dietro la schiena. Lei, dopo averlo guardato qualche istante sorridendo, esclamò compiaciuta: “Oooh, così è perfetto” e lasciò cadere il cartoncino bianco sul letto, di fianco al volto di lui… che lo guardò non riuscendo
    a capire. Allora lei lo prese con la mano e lo girò dall’altro lato, inclinandolo in modo che lui potesse
    leggerlo. C’era scritto solo un numero: 100.
    Nella mente di lui, tutto assunse un significato più chiaro, mentre lei gli sbottonava i pantaloni e li
    abbassava assieme ai boxer natalizi che indossava per l’occasione.
    Gli carezzò delicatamente il sedere e prese la cinta ancora girata attorno al suo collo… la mise doppia
    tenendo in mano la fibbia e l’estremità opposta, poi disse divertita: “Conta… e mi raccomando, non perdere il conto o ricomincerò da capo”. Lui fu attraversato da brividi, capì che non scherzava e si concentrò.
    Lei iniziò ad abbattere quella cinghia nuova sulle sue natiche, in modo cadenzato, regolare. A lui quei primi colpi sembravano abbastanza sopportabili, anche perché più concentrato sul contare che sul sentire.
    Ad un certo punto lei si fermò e carezzandogli il sedere che iniziava ad essere caldo chiese: “Allora? A quanto siamo arrivati?” “35, amore” “OOh, molto bravo” rispose lei sorridendo soddisfatta. Smise di accarezzarlo e riprese, mentre lui contava con la voce soffocata perché aveva la faccia schiacciata sul materasso, almeno in parte.
    I colpi continuarono con la stessa cadenza di prima, ma decisi e ben assestati, mentre le sue chiappe diventavano sempre più rosse, calde e doloranti. La pronuncia del numero dei colpi diveniva via via meno chiara, perché mischiata a gemiti e lamenti. Arrivata a 90, lei si fermò nuovamente, mentre il respiro di lui si
    era fatto affannoso ed il plaid sotto il suo viso era bagnato da qualche lacrima.
    Dopo alcuni secondi di tregua, in cui lui sembrò tranquillizzarsi, lei disse con tono dolce: “Su, abbiamo quasi finito, sei pronto?”
    Dopo un sospiro, lui rispose: “Sì, amore”.
    Gli ultimi 10 colpi furono molto intensi, lui gemette ad ognuno di essi, soffocando il grido che voleva
    emettere premendo il viso sul letto e contando il colpo dopo un istante.
    Arrivata a 100, lei lasciò cadere la cinghia sul letto ed iniziò a tranquillizzarlo carezzandogli dolcemente la schiena. Lo aiutò ad alzarsi sulle ginocchia e successivamente ad indietreggiare, facendolo scendere dal letto; si accertò che lui rimanesse in ginocchio. Teneva una mano tra i suoi capelli e gli carezzava dolcemente la testa, mentre lui la guardava dal basso. Lei gli regalò uno splendido sorriso e si sedette sul bordo del letto davanti a lui, mentre lui era ancora in ginocchio e ammanettato.
    Con la mano libera si sollevò il tubino, e si scostò di lato le stupende mutandine di pizzo nere che indossava.
    Iniziò a stringere i capelli di lui, i suoi occhi si riaccesero di voglia e disse: “Forza, ora fammi il tuo regalo!” tirandolo per i capelli fino ad accompagnare la testa di lui tra le sue gambe aperte.
    Lui non se lo fece ripetere, si dedicò a lei con la lingua, avidamente… e con il culo in fiamme, tra il rosso ed il violaceo… le regalò uno dei più begli orgasmi mai provati.
    Quando lei smise di contorcersi e gemere di piacere, lui poggiò la testa su una delle sue cosce aperte e, guardandola così, splendida com’era ai suoi occhi, le disse: “Buon Natale, amore”
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    Buongiorno ☕️
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    Buonasera, io ho letto il primo capitolo. Trasmesso… fino ad ora non molto, anche se alcuni tratti del prologo mi hanno suscitato un senso di “fastidio”, per il fatto che i gesti di costrizione (visti dal di fuori, dagli occhi di un osservatore terzo) mi danno l’idea di violenza
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    CITAZIONE (BlackHumor @ 4/12/2023, 14:14) 
    Lady Incubus si e' vero anche le 40 righe...nel senso ok che non dobbiamo scrivere solo due parole ma così scriviamo un libro a fine settimana

    Prendetevela comunque con Filonelbudoir ....

    Oh, lo faremo….
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    CITAZIONE (BlackHumor @ 1/12/2023, 16:56) 
    sadomaso

    homer-sbava
43 replies since 28/2/2023
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