Cotto a puntino

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    Spankee

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    Betta stava preparando lo spezzatino per la cena che ci stava proprio bene in quella fredda sera di novembre.
    Alle cinque aveva staccato dal lavoro e dopo essere tornata a casa ed essersi spogliata si era tuffata nella vasca per un bel bagno caldo che le togliesse di dosso il freddo e l'umidità, quindi aveva indossato un comodo pigiama di flanella e si era messa ai fornelli in attesa del ritorno di suo marito Carlo.
    Erano quasi le otto di sera quando sentì aprire la posta di casa mentre stava rimescolando per un'ultima volta lo spezzatino che oramai era cotto, dopo aver spento il gas con voce squillante chiamò: <carlo, ciao amore, fra due minuti la cena è in tavola!>
    Senza rispondere al saluto della moglie e senza proferire parola Carlo si fermò sulla soglia della cucina, scuro in viso e con un foglio di carta in mano, quindi si avvicinò minacciosamente alla moglie e sbattendole il foglio in faccia le domandò: <sai che cos'è questo?>
    Betta, alla vista dell'espressione severa del marito e sentendo il tono freddo della sua voce provò una certa apprensione balbettò: <no Carlo, che cos'è?>
    Questi le sventolò davanti al viso il foglio dicendo: <È l'estratto conto del mese di novembre, ecco che cos'è, e nero su bianco si legge che mancano dal conto ben 500 euro, capisci? Non due soldi c i n q u e c e n t o e u r o!>
    Poi Carlo continuò :<siccome in casa viviamo solo noi due ed io quei soldi non li ho prelevati in banca, ti chiedo, sforzandomi di restare calmo, che ne hai fatto di quei soldi?>
    La donna, sotto l'interrogatorio inquisitore del marito, avrebbe potuto cercare di accampare qualche scusa, se la cifra fosse stata minima, magari pensava Carlo neanche se ne sarebbe accorto, ma la cifra in questione era alta e quindi, deglutendo a fatica e con lo sguardo basso sussurrò: <c'erano i saldi, Carlo, avevo visto un po' di cosette tanto carine e mi è sfuggita un po' la mano …>
    Carlo non credeva alle proprie orecchie, sapere che sua moglie aveva speso tutti quei soldi per fare shopping gli fece quasi perdere il lume della ragione, quindi con un tono fra il sarcastico e l'irato la afferrò per un braccio: <ah ... avevi visto un po' di cosette tanto carine, ti è sfuggita un po' la mano, come se avessi bisogno di qualche cosa visto che hai un armadio che sembra una boutique per quanto è pieno di vestiti e scarpe e quanto altro! Quei soldi mi servivano per pagare l'assicurazione ed il bollo della macchina scaduti, lo sai che se mi dovesse fermare la polizia potrebbe anche sequestrarmi l'auto? Li tenevo da parte apposta quei soldi, dove lo hai il cervello?>
    Betta, accorgendosi che il marito era veramente furioso sbiancò dalla paura e consapevole di averla fatta veramente grossa balbettò: <ma … ma Carlo, non lo sapevo, scusa!>
    <non potevi chiedermeli? Non potevi aspettare che mi dessero la quattordicesima? Noooo la signora era in vena di shopping! Ora vedrai come te la faccio passare io la voglia ….!>
    Detto questo, tenendo sempre stretta, per un braccio la moglie aprì un cassetto della cucina, dove tenevano pinze, cacciaviti e quant'altro utile per fare piccole riparazioni in casa e ne estrasse un bel pezzo di spago grosso, col quale velocemente legò i polsi della moglie al rubinetto del lavandino, costringendola a piegarsi in avanti, quindi con una mossa brusca le abbassò insieme i pantaloni del pigiama e le culotte, Betta quasi in lacrime davanti alla prospettiva di una cocente punizione da parte del marito lo implorò : < Carlo...ti prego, non lo farò più>.
    Ma questi, senza farsi per nulla intenerire dalle suppliche della moglie, dopo aver messo a nudo il giunonico fondoschiena che ben conosceva, da un altro cassetto estrasse un grosso cucchiaio di legno che mise proprio sotto il naso della donna già in lacrime e le sussurrò minacciosamente all'orecchio: <lo vedi … ? Con questo ti cucinerò a dovere il culo impertinente finché non sarà bello rosso e bollente!>
    Dopo averle posto la mano sinistra sulla schiena per farla piegare ancora di più, con l'altra cominciò ad accarezzarle le morbide rotondità posteriori, quel tocco aveva il potere di provocare nella donna sensazioni di piacere che la portavano sempre ad inarcare ancor di più la schiena, quasi ad offrire alla punizione le natiche sì tremanti, ma anche desiderose di calde attenzioni.
    Carlo, che sapeva prevedere benissimo le reazioni della donna, non dovette far altro che attendere e non appena la bella moglie si inarcò sporgendo indietro il sedere esclamò con ironicamente: <bene.....ora è pronto per essere cotto a puntino>.
    Poi l'uomo, afferrato il grosso cucchiaio di legno cominciò a colpire con inesorabile severità le belle e carnose natiche della consorte che, sotto i colpi dell'arnese, avendo i polsi legati al lavandino, strillava e piangeva incapace di tentare una qualsiasi difesa alla granula di cucchiarellate, che mentre i minuti passavano, le infuocavano sempre di più le rotondità posteriori.
    Quando il tormento ebbe fine alla povera Betta pareva di sentire le fiamme infernali lambirle le natiche tanto era il bruciore, Carlo dal canto suo, ammirando le ardenti natiche dalla moglie che si agitavano convulsamente, fu preso da un desiderio altrettanto ardente, e dunque, dopo aver stretto fra le braccia la sua Betta ancora in lacrime, la prese con vigore da dietro, iniziando un lento movimento ritmato, poi la passione li sommerse entrambi come un fiume in piena che fece scordare alla donna il bruciore al fondoschiena, ed infine vennero insieme in un'estasi di piacere.
    Quando entrambi si furono calmati Carlo liberò i polsi della moglie e la invitò ad andare in bagno per rinfrescarsi, dove per prima cosa lei di girò di spalle davanti al grande specchio per vedere il risultato della bruciante punizione, le sue belle e sode natiche erano divenute purpuree e bruciavano come mai prima, Betta dentro di se provava insieme un qualche risentimento ma anche un grande amore per il suo uomo che l'aveva punita così severamente, e non poté fare a meno di sorridere pensando … sì me lo ha cotto proprio a puntino!
     
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    Lui doveva essere sculacciato.
    Pazienza la tassa di circolazione, ma in caso di incidente, col kaiser che l'assicurazione pagava.
     
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    io mi associo allo stile di Dolly: per accendere la mia fantasia, più che le azioni, contano le situAzioni, e i dettagli ne sono fondamentali
     
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