Primo contatto

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    Spankee

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    Terra anno 2150, il genere umano dopo diversi fallimentari tentativi di creare un motore capace di portare l'uomo oltre il sistema solare, grazie a nuove scoperte scientifiche che hanno permesso di creare un motore che permette di viaggiare alla velocità della luce, finalmente potrà arrivare dove è mai giunto prima.
    Alle Nazioni Unite era stato dato l'annuncio del primo viaggio interstellare, finalmente, dopo la colonizzazione della Luna e di Marte, l'uomo era finalmente pronto per andare oltre e colonizzare nuovi pianeti e nuovi mondi.
    Era stata necessaria tutta la più moderna tecnologia e l'esperienza delle più grandi menti del tempo per realizzare questo titanico progetto, a cominciare dalla base Lunare dove, in assenza di gravità si sarebbero dovuti assemblare i componenti dell'astronave; e poi anche i problemi della preparazione fisica e mentale dell'equipaggio destinato alla missione e tante altre cose.
    Mancavano dunque pochi mesi alla data d’inizio della missione dell'astronave Interstellar che avrebbe portato il suo equipaggio oltre il sistema solare, quando, dall'osservatorio del Seti a Mountain View in California, venne annunciato a tutto il modo che, quando ormai non vi erano più speranze di trovare tracce di vita intelligente nell'Universo, era stato invece captato un segnale continuo e nitido segno tangibile che non eravamo soli.
    Il segnale in questione era stato decriptato, pure se con grande difficoltà, cosa che aveva permesso agli scienziati di comprenderne il significato, si trattava un messaggio dallo spazio profondo, proveniente da un'altra galassia, Andromeda e diceva che di lì a poco il genere umano avrebbe avuto il suo primo contatto con una specie aliena.
    La notizia aveva fatto il giro del mondo suscitando tutto quel bagaglio di emozioni che solo l'essere umano sa provare, qualcuno aveva reagito alla notizia con entusiasmo, altri con ansia, qualcun’altro ancora aveva visto in questo l'inizio dell'Apocalisse, ma in fondo in ognuno si celava l'insostenibile curiosità di vedere come erano fatti questi alieni.
    Il messaggio era stato chiaro, l'astronave andromediana sarebbe atterrata nel deserto del Nevada, in prossimità della famigerata Area 51 e questo aveva creato non pochi problemi al governo degli Stati Uniti che si era visto costretto a rivelare al mondo intero la sua reale esistenza e le sue finalità.
    Tutto era pronto, una delegazione diplomatica internazionale insieme a reparti speciali dell'esercito statunitense erano pronti ad accogliere l'arrivo degli alieni; quando l'astronave aliena entrò nell'atmosfera ai presenti sembrò di stare sul set del film “Indipendence day”, grandi nuvole coprivano la gigantesca astronave che solo dopo che si fu fermata ad una considerevole altezza dal suolo fu visibile nella sua interezza.
    Il pubblico presente era muto, e un silenzio assordante dominava la scena finché il rumore metallico di uno sportello che si apriva non lo ruppe.
    Un fascio di luce illuminò il terreno sottostante e una voce atona e metallica, proveniente dall'astronave disse:
    <umani! SOLO A POCHI DI VOI VERRA' CONCESSO DI SALIRE A BORDO. A VOI LA SCELTA DI CHI VI RAPPRESENTERA’! CHI E' STATO SCELTO SI PONGA SOTTO IL FASCIO DI LUCE!>
    Tutti i presenti, nell'udire quella voce vennero presi dal panico e dallo stupore, quindi le maggiori autorità presenti si riunirono per scegliere chi potesse rappresentare l'intero genere umano salendo sull'astronave aliena.
    Dunque in ragione delle diverse competenze la scelta cadde su quattro elementi, il colonnello O'Neil dell'esercito degli Stati Uniti, il suo secondo il maggiore Daniels, l'astrofisica del Seti Mary Ann Rossi e il matematico russo Ivanov.
    I quattro, dopo essersi preparati indossando delle tute speciali si diressero verso il fascio di luce proveniente dall'astronave e vi si posero al centro, improvvisamente furono come risucchiati da una forza invisibile fin dentro l'astronave.
    Questo lasciò i quattro sorpresi e frastornati soprattutto perché non riuscivano a vedere nulla di quello che era intorno a loro a causa del buio, solo quando lentamente l'ambiente si illuminò ripresero il controllo delle loro emozioni.
    La stanza in cui si trovavano era immensa e davanti a loro vi era una specie di trono ai cui lati erano dei sgabelli fatti di materiale metallico sui quali erano seduti tredici umanoidi dalle caratteristiche simili agli umani eccezione della loro altezza, che era molto al disopra di quella umana, e della completa assenza di qualsiasi forma di peluria nel corpo.
    Fu l'alieno che sedeva sul trono centrale a parlare: <umani, è inutile che vi dica il nostro nome, sarebbe troppo complicato per voi, ma visto che veniamo dalla galassia Andromeda ci potrete chiamare Andromediani, è da molto che vi osserviamo e siamo alquanto sorpresi quando, nonostante l'intelligenza della vostra specie, non siate ancora all'altezza delle molte altre che popolano questo universo.
    Adesso che finalmente siete riusciti a creare un motore che vi permetterà di viaggiare nell'Universo, abbiamo un motivo di apprensione, infatti, vi controlliamo da molto molto tempo ed abbiamo potuto seguire la vostra evoluzione che purtroppo vi ha sempre portato a rendere nociva ogni nuova conquista scientifica fatta.
    Il vostro amore per la guerra, il vostro assurdo uccidervi a vicenda ci ha fatto riflettere sul fatto se la vostra specie fosse degna o no di unirsi alle innumerevoli altre forme di vita che popolano l'Universo, dopo una lunga riflessione abbiamo deciso di concedervi questa opportunità, ad una condizione>.
    Il colonnello O'Neil essendo un militare pensava di essere lui il primo a parlare ma proprio quando stava per aprire bocca l'alieno, con un cenno della mano, gli fece segno di tacere e con un tono che non ammetteva repliche disse: <silenzio ... umano! Non sarai tu ma l'umana a parlare per voi!>
    La dottoressa Mary Ann Rossi che fino a quel momento, come gli altri componenti della squadra di rappresentanza, era stata ad ascoltare in silenzio le parole dell'alieno prese la parola:
    <come rappresentanti di tutto il genere umano la ringraziamo della benevolenza di cui ci fate oggetto; quello che dite è vero, la nostra specie è giovane ed ha ancora molto da imparare, e solo adesso stiamo incominciando a fare i primi passi alla scoperta dell'Universo che ci circonda, ma sono sicura che come umani faremo del nostro meglio per non nuocere in alcun modo a quello che sembra essere un ordine costituito.
    Essere riusciti a creare un motore che ci permetterà di viaggiare alla velocità della luce è costato agli umani molta fatica e molti sacrifici, ma mi chiedo e vi domando, quale è questa condizione che ci permetterà, o meglio, con la quale voi ci permetterete di poter viaggiare oltre lo spazio conosciuto fino ad oggi?>
    L'alieno attese un po' prima di rispondere, il suo sguardo percorreva ogni centimetro della figura femminile che aveva davanti, Mary Ann era una bella donna sulla trentina alta, ben fatta, mentre la tuta che indossava metteva in evidenza le sue forme. A ben vedere una certa luce negli occhi cerulei dell'alieno faceva intendere che non gli era indifferente l'avvenenza dell'umana.
    Quindi l'alieno parlò: <siamo a conoscenza dei vostri usi e costumi, ragion per cui, prima che possiate intraprendere questo viaggio che vi porterà nello spazio oltre ogni vostro immaginario la condizione che vi imponiamo, per la sicurezza di tutti noi, che da molto percorriamo l'intero universo, è quella di accettare una sorta di promemoria / ammonimento che vi renda più coscienziosi ed attenti verso quello che state per intraprendere.
    Siete come dei bambini davanti ad un giocattolo nuovo e come ben sapete i bambini vanno educati, ed è per questo che tu, umana, in rappresentanza della tua specie sarai educata per essere d’esempio anche per gli altri!>
    Mary Ann, sentendo su di sé tutto il peso di rappresentare di tutto il genere umano fu colta dal panico. E con voce quasi tremante disse: <educata? In che senso educata?>
    <verrai sculacciata ... umana! Come monito futuro della tua specie!>
    Gli altri componenti della squadra e soprattutto Mary Ann erano stupefatti e increduli nell'udire le parole dell'alieno: <come sculacciata, non capisco, non voglio> protestò debolmente la donna, che però venne subito zittita dall'alieno: <non hai alternative umana! O accetti questa condizione o agli umani non sarà permesso di viaggiare nello spazio!>
    Mary Ann si sentiva messa con le spalle al muro, con lo sguardo cercò un sostegno dagli altri membri della squadra, sostegno che non venne, quindi con un sospiro di rassegnazione sussurrò:
    < E sia, se questo servirà a far sì che finalmente i terrestri possano viaggiare nello spazio accetto di essere sculacciata!>
    La donna aveva appena finito di parlare che sentì una specie di mano invisibile sollevarla da terra di diversi metri, quindi questa forza la girò, ponendo le sue terga verso gli alieni seduti e mentre una mano invisibile le bloccava entrambi i polsi dietro la schiena un'altra mano, anche essa invisibile, le tirò giù fino alle caviglie i pantaloni della tuta lasciandola nuda dalla vita in giù, e costringendola a d esporre allo sguardo compiaciuto degli alieni il suo sodo e tornito fondoschiena.
    Mary Ann, vistasi in quella condizione , mezza nuda, con i polsi bloccati dietro la schiena e con l'impossibilità di difendersi fu colta dal panico: <noooo ...VI PREGO !> Gridò la scienzata, mentre calde lacrime di vergogna cominciavano a scenderle lungo le guance.
    Subito dopo la mano invisibile cominciò a colpire alternativamente con severità e decisione le candide natiche della donna, gli sculaccioni severi e decisi risuonavano nella stanza; la povera Mary Ann, mentre la sculacciata proseguiva, sentiva il bruciore delle sue natiche aumentare in maniera esponenziale; gridava e supplicava, mentre gli alieni guardavano estasiati e compiaciuti le conturbanti rotondità posteriori della donna colorarsi sempre di più, passando dal rosso tenue dei primi sculaccioni ad un bel rosso porpora.
    Poi, improvvisamente la mano invisibile smise di sculacciarla e Mary Ann, ormai in singhiozzi pensava che la sculacciata fosse finita, ma purtroppo per lei non era così, dal nulla apparvero su uno sgabello posto nella stanza una spazzola, una canna sottile ed un battipanni.
    Gli altri membri della squadra, vedendo tutto questo sentirono di non poter stare più ad assistere impotenti alla cocente punizione che la loro collega stava subendo e stavano per reagire quando una forza invisibile li bloccò all'istante.
    Dal canto suo Mary Ann, nel vedere apparire dal nulla quegli strumenti ricominciò a gridare ed a supplicare con tutto il fiato che aveva, ma non servì a nulla, uno alla volta, la spazzola, la canna ed infine il battipanni si abbatterono in progressione, con rinnovata severità e decisione sulle ormai roventi natiche della donna che urlava e si dimenava come un ossessa per il forte bruciore che proveniva dalle martoriate rotondità posteriori.
    Finalmente la sculacciata ebbe termine, Mary Ann sentiva le sue natiche, ormai di colore amaranto, veramente in fiamme; quando la mano invisibile la depositò per terra, ancora scossa dai singhiozzi, fu subito consolata dai suoi compagni, poi con cautela si ricompose.
    Nuovamente l'alieno parlò: <bene umani, la condizione che vi abbiamo imposto è stata accettata ed eseguita qui, spero per il vostro bene che questo avvertimento rimanga stampato nella vostra memoria quale esempio, perché in caso contrario torneremo e sarà tutta l'umanità ad essere sculacciata, come avete visto abbiamo i mezzi per farlo! Adesso potete andare!>
    Senza proferire parola i quattro si diressero nuovamente verso il fascio di luce che li aveva condotti dentro l'astronave aliena e subito si ritrovarono all'esterno dove una moltitudine di giornalisti attendeva con curiosità e trepidazione di sapere cosa fosse accaduto dentro l'astronave, per tutti parlò il colonnello O'Neil: <signori … signori c'è poco da dire, gli Andromediani, così si sono fatti chiamare gi alieni, si sono dimostrati pacifici e ci hanno dimostrato che non dobbiamo avere nulla da temere da loro, l'unica cosa che posso dire adesso è che quello che abbiamo avuto con loro è stato un incontro … caloroso....!>
     
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    Fighissimoooooo!!!!!!
     
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    CITAZIONE (Nena- @ 17/11/2020, 23:04) 
    Fighissimoooooo!!!!!!

    Ah ah ah grazie Nena :lol:
     
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2 replies since 16/11/2020, 12:05   240 views
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