Il rappresentante

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    Spankee

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    America anni '50, la cittadina di Belleville, una delle tante cittadine satellite che ruotano intorno alla metropoli di New York, in quella tiepida giornata di primavera vedeva Mrs Robinson, piacente casalinga sulla quarantina con i lunghi capelli di color castano scuro raccolti in uno chignon, di altezza media e dal fisico giunonico, forse per sue origini italiane, occupata nelle solite faccende domestiche.
    Con il marito al lavoro in un grande ufficio di Wall Street ed i bambini a scuola, la donna si godeva la sua razione di tranquillità quotidiana prima del week end in cui i suoi gemelli Bobby e Mickey e il marito Jim le avrebbero dato filo da torcere.
    In quella mattina di sole stava stendendo il bucato nel giardino dietro la casa, che era la tipica villetta a schiera delle cittadine americane, come si vedono nelle riviste, che si affacciava sul lungo viale alberato, pieno di villette simili su entrambi i lati e che, come un serpente, si allungava fino al centro della cittadina, pieno di negozietti, locali e attività varie e dove, quindi, si svolgeva la vita sociale dei suoi abitanti.
    Aveva quasi terminato il suo lavoro domestico quando sentì bussare alla porta, senza fretta, smise di fare quello che stava facendo ed andò ad aprire; sarà certamente la vicina, la petulante Mrs Morris aveva pensato, che, come di solito, durante la settimana, forse annoiata a stare da sola, sentiva il bisogno di fare quattro chiacchiere.
    Mrs Robinson andò ad aprire la porta, ma con sorpresa non si trovò davanti la vicina, bensì un piacente signore di mezza età, ben vestito, anche se semplicemente, con una valigia di media grandezza in mano.
    L’uomo la salutò togliendosi il cappello: <buongiorno signora spero di non averla disturbata nelle sue faccende!> In effetti il suo tono di voce profondo e penetrante lasciò la donna, senza un vero motivo apparente, un po’ disorientata, in qualche modo l’attraeva quindi sorridendo rispose: <no ... nessun disturbo>.
    L’uomo, ancora con il suo bel tono continuò: <grazie meglio così, permetta che mi presenti, Mr Spanks, rappresentante di spazzole>.
    A quelle parole Mrs, Robinson ancora colpita dalla voce dell’uomo che sembrava entrarle dentro, sentì come una scarica elettrica percorrerle il corpo, non le serviva certamente una spazzola, quella che aveva andava benissimo, ma, in quell'uomo che le stava di fronte, c'era un non so che, nei modi con cui si stava proponendo che a dire la verità le piaceva assai, nondimeno, educatamente cercò di farlo desistere: <non vorrei farle perdere tempo Mr Spanks ma sinceramente non ho bisogno di una spazzola, buona giornata>.
    Stava quasi per chiudere la porta quando l'uomo senza scomporsi minimamente la fermò dicendo: <ma le mie spazzole sono speciali, le fabbrico io personalmente sono prodotti eccellenti e fatte con i migliori materiali>.
    Mrs Robinson lo guardò, indecisa se cedere alle sue insistenze e fare entrare in casa lo sconosciuto rappresentante.
    <dopotutto, continuò Mr Spanks, le chiedo solo un po’ del suo tempo per mostrarle i miei prodotti e perché no, anche provarli, e poi se le piacciono magari potrà comprarli, non se ne pentirà!>
    L'insistenza dell'uomo metteva a disagio Mrs Robinson ma al tempo stesso la incuriosiva, quindi, anche se un po’ perplessa, lo invitò ad entrare.
    Lo fece accomodare nel salotto, illuminato dal sole che entrava dalla porta finestra aperta, quindi si sedette sulla poltrona facendo accomodare il rappresentate sul divano dove l'uomo poté posare la valigia che portava con se.
    Educatamente la donna chiese : <gradisce una limonata Mr Spanks ?> E l'uomo sorridendo, accettò volentieri dicendo di gradirla molto.
    Mrs Robinson si alzò dalla poltrona e si diresse in cucina per preparare la limonata, intanto il rappresentante si era messo comodo ed aveva aperto la valigia, mettendo in bella mostra i suoi prodotti, si trattava di spazzole di legno con la parte superiore in pelo di tasso pregiato di diversa grandezza e spessore ma tutte di ottima fattura, frutto di una sapiente ed esperta manualità artigianale.
    Quando la donna rientrò nel salotto, dopo aver servito l'ospite non poté fare a meno di osservare estasiata le splendide spazzole contenute nella valigia.
    L'uomo vedendo la sua sorpresa sorrise: <belle vero signora? Sono state fatte tutte a mano, da me, e posso dirle senza falsa modestia che spazzole così non le troverebbe neanche nella più rinomata profumeria di New York>.
    La donna mostrando un vivo interesse confermò <non ne dubito Mr Spanks, si vede che sono di ottima fattura artigianale > e mentre il suo sguardo si perdeva, pieno di desiderio, sul contenuto della valigia aggiunse :<ma chissà quanto costeranno!>
    Riflettendo che vista la qualità superiore del prodotto chissà quanto le sarebbe costato comprare una di quelle bellissime spazzole.
    E fu allora che il rappresentante, come se le avesse letto nel pensiero le disse: <non si preoccupi per il prezzo, non è eccessivo e le permetterà di possedere una di queste magnifiche spazzole, ora non mi resta che scegliere quale sia quella giusta per lei ... signora!>
    A quelle parole Mrs Robinson guardò l'uomo con aria interrogativa: <scegliere? In che senso?>
    L'uomo le rispose sorridendo: < Beh, le mie spazzole non sono tutte uguali, diciamo che sono come voi donne, ognuna è un pezzo unico, e ad ogni signora che ho il piacere di incontrare con il mio lavoro, vendo solo il prodotto che più le si adatta. Vediamo … si alzi per favore e faccia un giro su se stessa!>
    <devo alzarmi?> Domandò sorpresa la donna.
    Mrs Robinson pur non capendo il perché di quella richiesta da parte dell'uomo si alzò dalla poltrona e, come le aveva chiesto lui, fece un giro su se stessa.
    <perfetto, sì ... so cosa ci vuole per lei> commentò il rappresentante.
    Quindi, all'improvviso, e senza dare alla donna il tempo di reagire, l’uomo l’afferrò per un polso, la coricò sulle ginocchia, e dopo averle bloccato con una mano il braccio destro dietro la schiena e immobilizzato le gambe con la propria destra, senza indugio le sollevò da dietro il vestito leggero da casa che indossava, scoprendo le opulente natiche avvolte in candite culotte di cotone bianco.
    Mrs Robinson cercò di rialzarsi: <ma che fa!>esclamò sorpresa e preoccupata di trovarsi in quella posizione sulle ginocchia di uno sconosciuto; <che vuol fare, mi lasci immediatamente!> gridò, cercando ancora di liberarsi da quella incresciosa situazione.
    Il rappresentante però era ormai padrone della situazione e quindi con tranquillità le spiegò :<come le stavo dicendo prima, le mie spazzole sono pezzi unici, ognuna delle quali fatta esclusivamente per la donna su cui verrà usata!>
    La donna era esterrefatta mentre chiedeva con voce flebile: <come verrà usata? Che vuol dire?>
    Mr Spanks continuò : <ma cara signora, non ha ancora capito? Le mie spazzole non sono spazzole comuni, sono spazzole per sculacciare>.
    La povera donna atterrita girò indietro la testa, per quanto possibile, mentre la mano dell'uomo le calava inesorabilmente le bianche culotte fino alle ginocchia, e arrossendo di vergogna urlò :< Ahhh, ma che fa, noooo, è impazzito ... non voglio!>
    Poi anche un altro pensiero sconvolse ancora di più Mrs Robinson, cosa avrebbe detto suo marito nel vederla sulle ginocchia di uno sconosciuto e con le opulenti natiche nude all'aria e spazzolate a dovere?
    Non riusciva a crederci, lei, che non era stata mai sculacciata prima d'ora, rabbrividì solo al pensiero del dolore e del bruciore che a breve il suoi candidi globi avrebbero patito.
    La donna, dalla posizione in cui si trovava, non si era accorta che un vento leggero aveva spostato la tenda della porta finestra permettendo alla sua vicina, in quel momento era intenta ad innaffiare il giardino, di vedere tutta la scena di come era stata coricata sulle ginocchia del rappresentante e di come era stata messa a sedere nudo; e non si accorse nemmeno che la vicina, per godersi meglio lo spettacolo della sua sculacciata a sedere nudo, si era seduta comodamente su una poltroncina da giardino, in silenzio, per non disturbare!
    Intanto l'uomo aveva scelto, fra le tante spazzole la più adatta per arrossare e riscaldare a dovere il giunonico fondoschiena della donna.
    Questa andrà benissimo, disse tra sé e sé l'uomo, prendendo una grossa spazzola rettangolare, con la parte lignea di notevole spessore ma maneggevole da usare, e poi mostrandola alla donna commento: <È perfetta !>
    Poi aggiunse ancora rivolto alla donna: <io non mi sbaglio mai e le assicuro che questa colorerà e riscalderà a dovere le sue splendide natiche!>
    Quindi, dopo aver impugnato saldamente la spazzola alzò il braccio e fece calare con vigore sulle eburnee natiche della sventurata la prima di una lunga serie di schioccanti spazzolate a cui, in breve tempo fecero eco grida e pianti.
    Sotto i severi, dolorosi e brucianti colpi della spazzola la poveretta gridava, dimenava le natiche in tutte le direzioni, sotto lo sguardo divertito della vicina che si stava godendo, comodamente seduta, ogni momento di quella memorabile sculacciata, gongolando dentro di sé al pensiero che l'indomani, come ogni sabato, sarebbe andata dalla parrucchiera ed avrebbe potuto raccontare a tutte le altre clienti, fin nei minimi particolari, la superba spazzolatura a cui stava assistendo, compresi gli strilli e i pianti della povera Mrs Robinson ed anche del progressivo arrossamento e riscaldamento delle sue povere natiche.
    Quando finalmente, dopo un tempo che a Mrs Robinson parve infinito, Mr Spanks smise di sculacciarla, il fondoschiena della donna pareva un sole al tramonto tanto era il suo rossore ed il calore che emanava.
    L'uomo prese la spazzola che aveva usato fino a quel momento e la mise in una scatola con dentro un biglietto in cui vi era scritto ”Egregio signore gradisca il presente omaggio, che usato con dovizia su sua moglie, le garantirà per sempre un felice matrimonio. In fede Mr Spanks, artigiano”.
    Quindi aiutò la donna, ancora scossa dal pianto alzarsi.
    Mentre cercava come meglio poteva di ricomporsi Mrs Robinson si accorse della vicina che aveva sicuramente visto tutto e fu di scossa nuovamente dal pianto, al solo pensiero che il giorno dopo, tutti avrebbero saputo della sua sculacciata e sarebbe stata messa al pubblico ludibrio dalle comari e al centro dei loro commenti.
    Dal canto suo l'uomo, come se niente fosse, aveva richiuso per bene la sua valigia, si era alzato dal divano e si apprestava ad andare via.
    Arrivato all'ingresso, prima di aprire la porta si voltò, posò la scatola contenete la spazzola su un ripiano lì vicino e rivolto alla donna in lacrime le disse: <signora, stasera, quando suo marito ritornerà, non dimentichi di fargli vedere il bel regalo contenuto in questa scatola. Buona giornata>.
    Quindi uscì chiudendosi la porta alle spalle.
    Non appena l'uomo se ne fu andato la povera Mrs Robinson corse subito in bagno e dopo aver messo dell'acqua fresca in una catinella vi si sedette dentro per dare un poco di refrigerio alle sue povere natiche maltrattate, ma non immaginava che mentre lo faceva, la sua vicina, che già malignamente pregustava i pochi minuti di notorietà di cui avrebbe goduto il mattino dopo, nel negozio della parrucchiera, sentiva bussare alla porta ....
     
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    Davvero um bel racconto... Soprattutto mi piace il finale... Senti ma la seconda avendo visto quanto successo alla vicina potrebbe non aprire al rappresentante... =/
     
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    bello. In qualche modo mi ha fatto venire in mente "cose preziose" di Stephen King.. questo essere tentatore che tutto conosce e di tutte conosce le nascoste debolezze..
     
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    Bene scrivi il seguito
     
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    Spankee

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    CITAZIONE (You… @ 22/11/2020, 20:49) 
    Bene scrivi il seguito

    Già scritto...non appena Oleandro lo corregge lo posto :lol:
     
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4 replies since 21/11/2020, 18:30   436 views
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