Famoso
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Quando mi manca la tua voce, il tuo calore, il tuo abbraccio mi sdraio sul nostro letto della stanza delle punizioni, spengo la luce e chiudo gli occhi. Il pollice e l’indice sinistro si mettono a giocare con il cerchio che sta da qualche giorno al pollice destro. Sorrido per un attimo quando me ne rendo conto, sorrido a te che me lo hai regalato per i nostri otto anni di rapporto. Me lo hai regalato già sapendo che cosa sarebbe successo da lì a due giorni, hai scelto di lasciarmi qualcosa che mi ricordasse di te nei momenti di distacco, qualcosa che mi aiutasse a superare i momenti buio che sapevamo sarebbero arrivati. Stasera questo cerchio mi ha fatto pensare molto, mi ha aiutato a superare uno dei tanti momenti di black out del mio cervello che in questi giorni di influenza in solitaria sono comparsi nelle mie giornate. Stasera davanti a un film stupido che doveva farmi ridere mi sono ritrovata a piangere come se stessi guardando una scena straziante. Ho spento tutto e cercato dentro di me cosa non andasse, cosa potesse aiutarmi a superare questo momento, ho iniziato a darmi della stupida perché non sono capace di restare sola, di restare senza qualcuno che si occupi di me, che mi faccia sentire non dico bella ma almeno accettabile. Mentre mi stavo rendendo conto che è sbagliato stare così, che devo re-imparare ad affrontare i problemi da sola e non nascondermi dietro ad altri per reagire mi trovo a sorridere perché sento la tua voce. Rimango a occhi chiusi per non perdere la sensazione della tua presenza, so che non ci sei ma se non vedo posso continuare ad immaginare che tu sia qui con me. Inizio a parlare con te, tu mi rispondi, sento il letto abbassarsi sotto il tuo peso, il profumo del tuo dopobarba mi rinfresca, il pizzicore della tua barba mi fa il solletico. Inizio a piangere come una bambina, le tue braccia mi stringo forte a te, mi tieni stretta finché mi tranquillizzo. Gioco con la tua barba, adoro farlo, è un antistress per me, ti sussurro che vorrei che oltre ad abbracciarmi tu mi faccia sentire di nuovo desiderata come lo fai da anni, ti chiedo sfacciatamente “sculacciami per favore”, me lo rifiuti. Mi spiazzi con questo rifiuto, già sentivo la carne friggere sotto la tua mano. Te lo richiedo di nuovo e questa volta me la spieghi, “Hai preso una scelta e io la rispetto!” Non faccio in tempo di dirti che non muore nessuno se lo facciamo una volta ma tu mi blocchi mettendomi un dito sulla bocca “shh… una volta non è niente… è solo l’inizio di un continuo trasgredire e questa cosa non ci farebbe bene!” Resto zitta a non pensare, so che hai ragione e non posso insistere, rimango tranquilla con la testa appoggiata a te fino ad addormentarmi. Quando mi sveglio tu non ci sei più, sono di nuovo sola, io e il buio. Sono più tranquilla ora, so che altre volte mi capiterà di sentire la tua mancanza, cercherò sicuramente aiuto in questo cerchio perché rappresenta noi.
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