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.Riprendendo il discorso del " troppo" c'è una casa di produzione proveniente dall'Est che mi imbarazza vedere. sono i video prodotti dalla Mood dove, senza scomodare le femministe, ritengo che vi sia una vera e propria mancanza di rispetto delle donne. fino ad arrivare ad una vera e propria prostituzione con la serie Caned4cash dove appunte delle povere criste si fanno massacrare esclusivamente per soldi.
Ora le produzioni citate sopra da Oedhen (Lupus e rigid est) erano esagerate nell'esecuzione, ma almeno avevano una trama ed erano girate come un vero e proprio film. queste della Mood escono dall'estetica anche per la volgarità ed il suppruso. si percepisce un " maschilismo" imperante, anche se spesso le spanker sono donne. E' proprio una filosofia proveniente da est che rende tutto antiestetico.
Giusto, c'era anche la mood. Ovviamente intendevo comprendere anche quella.
E forse era proprio quella al centro del mirino.
Scene estetiche che mi esaltano invece che non?
Oddio, potrei scriverne per chilometri perchè davvero non ci sono settori dello spanking che non mi piacciano, o non mi abbiano provocato eccitazione.
A me piace molto il prima, quando il/la spankee sa che dovrà essere punito/a.
I dialoghi, le ramanzine, gli sguardi, gli strumenti mostrati o celati, gli indumenti calati (a prescindere da chi) lì il cervello fantastica su cosa può succedere anche se lo si sa già.
E' un po' come i preliminari per il sesso.
Il momento del dopo, mi piace sia da castigo all'angolo, sia da coccole e lacrime, sia dal fastidio di strofinare le mutande sulla pelle sculacciata. Sia da facce stremate dopo la batosta.
Il durante poi, non ne parliamo.
Si apre un mondo. Mi piacciono le reazioni ad altre reazioni. Quel che si dice, che si lacrima, che si sgambetta, o al suo contrario i silenzi, le posizioni mantenute stoicamente.
Persino le facce che ne traggono godimento mi piacciono (e qui mi discosto da voi).
Mi piacciono l'imbarazzo, la vergogna, il senso di espiazione, di devozione, di paura, ma in qualche maniera DEVE esserci una qualche manifestazione di emozione, qualsiasi essa sia.
Se a prenderle è una persona che dalle reazioni non si distingue da un manichino allora no.
Come no a troppa aggressività gratuita (ma quello l'ho detto nel messggio prima). -
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a questo punto devo delle spiegazioni a Nena.
Il ring o anche il dohyo ( nel Sumo), l'ho sempre evocato quando si parla di regole. è il cerchio o il quadrato entro il quale valgono certe regole. per smettere di sottostare a quelle regole basta uscire da quello spazio. Nello spanking più di uno spazio fisico è uno spazio mentale. se qualcuno cambia idea durante lo spnking non deve fare altro che uscire dal ring. Faccio un esempio. se uno è in OTK si alza e dice basta ... equivale ad uscire dal ring.
per quanto riguarda gli attori:
nello spanking volenti o nolenti ci sono sempre due attori. anche se non a livello coscente. anche se ( nel tempo) si sambiano la posizione, per funzionare lo spanking ha bisogno delle due figure canoniche. spanker e spankee. questo Nena non vuol dire che una/o deve fare comportamente teatrali.
Nel privato si cerca sempre di interpretare un ruolo (brat monella ecc) anche inconsciamente. nei video commerciali lo pretendo proprio. se una è vestita da cameriera deve essere vestita adeguatamente e si deve comportare coerentemente con il ruolo.
Nena entrare nella scena non vuol dire rinunciare alla spontaneità.
i comportamenti falsi sono quelli che spesso portano al " ridicolo". -
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Dan avevo capito la tua visione . Solo che la mia libido muore davanti al solo sentire che si tratta di salire su un ring , attori ecc…
Diciamo così , a te cane fa rizzare i capelli come temine ? Io lo adoro e mi eccita di più del termine bacchetta o giunco o bambù che significa la stessa cosa.
Alla fine ring attori cane , sono parole o modi di vedere , che a uno attira ad un altro no.. -
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Non c'entra nulla con l'estetica però certe parole mi hanno fatto venire in mente il concetto di spazio mentale. Io se guardo alla mia esperienza personale in relazione allo spanking ne posso individuare almeno tre, tutti interdipendenti. E credo ci sarebbe un'estetica se potessi apprezzarli uno ad uno come dall'esterno, cosa chiaramente impossibile perché "l'attrice" sono io e quindi li vivo dentro di me.
Riflettendoci, credo che quello che troviamo gradevole o eccitante, sia semplicemente quello che ci porta più vicino al nostro personale spazio, o bolla mentale o come lo si vuol chiamare. E troviamo antiestetico ciò che invece stona.
Un banale esempio potrebbe essere che se mi piace il contesto disciplina domestica e il mio fetish ruota intorno a quello, un'ambientazione in stile Dungeon mi farebbe storcere il naso.. -
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Ad ogni modo anche le parole hanno pieno diritto di entrare in questo contesto. Anzi dirò di più sono fondamentali. sbagliare le parole, sbagliare l'intonazione, spesso trasforma la situazione da carica di erotismo a ridicolo che smonta tutto. CITAZIONEDan avevo capito la tua visione . Solo che la mia libido muore davanti al solo sentire che si tratta di salire su un ring , attori ecc…
ma non è a livello coscente è un dietro le quinte scontato. io sono certo che anche tu vesti dei panni ad ogni sessione.. -
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Io posso parlare per la mia esperienza, ogni volta che sono stata sculacciata mi sono sempre calata in un ruolo, è naturale, nella realtà quotidiana non sono la spankee monella che si fa sculacciare da chiunque per una marachella... ciò non toglie che, all'interno di quel ruolo, le mie reazioni fossero del tutto spontanee... lo spanking è una realtà nella finzione.
Ma è una regola che vale per tutti (spero), sfido chiunque a comportarsi da spankee ogni giorno e in ogni contesto. -
.CITAZIONEMa è una regola che vale per tutti (spero), sfido chiunque a comportarsi da spankee ogni giorno e in ogni contesto
Brava Edy non potevi spiegarlo meglio e questo spiega anche il concetto di "entrare" nel ring. -
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l'estetica io la vedo solo nelle foto .Sbaglio ? . -
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L'estetica è fatta di sguardi bassi e pregni di imbarazzo e timore dello/la spankee, di sguardi fieri e beffardi dello/la spanker.
Di voce bassa e tremante dell'uno, ferma e severa ma vagamente canzonatoria dell'altro.
Entrambi i soggetti devono essere vestiti di tutto punto, possibilmente eleganti.
Chi subisce vedrà poi esposta gradualmente e sempre più oscenamente la propria nudità, ma senza mai esporre i genitali, seppur nudi sulle ginocchia dello spanker.
Le natiche devono essere possibilmente bianchissime, anche se la vittima è un uomo ed arrossarsi gradualmente (ma senza assumere colori inverosimilmente violacei).
I colpi devono essere lenti, ma decisi e provocare un visibile movimento della natica colpita (quasi come una scena al rallentatore).
I suoni: realistici quelli dei colpi, flebili ma percettibili possono arrivare via via anche quelli del lamento di dolore o quantomeno di un respiro interrotto dal colpo, quasi fosse uno spavento.
E poi il corner time, lungo, lento, con lo spankee che cerca invano di coprire la nudità con i vestiti della parte superiore del corpo mentre con lo sguardo basso e pieno di umiliazione ascolta le ultime invettive sussurrate dallo spanker..
Estetica dello spanking |
